Il rapporto segreto

Dopo l'impressionante e convincente esordio, l'autore torna a raccontare uno spaccato storico dell'Unione Sovietica seguendo ancora il protagonista del libro precedente. Dopo la stagione di terrore di Stalin il cambio al vertice del partito scatena rese di conti e vendette. L'eroe è ancora più solo ed ammaccato di prima. Il suo desiderio di riscatto e di rinascita è vanificato. Meno intenso e teso del primo, permette, però, oltre a conoscere un pezzo di storia recente, di riflettere su quanto il popolo sia spesso manovrato da fili invisibili e poteri occulti, che perseguono il potere e l'interesse personale, totalmente incuranti degli effetti ceh causeranno sulla vita altrui.

Certo "Bambino 44" è stato bellissimo,unico nel suo genere ,come si può sperare che l'autore scriva un secondo capolavoro ...Forse non all'altezza ma molto piacevole anche"Il rapporto segreto". L'ho letto in un attimo e lo consiglierei vivamente ! Mi piace moltissimo come scrive Tom Rob Smith, aspetto di leggere il prossimo...

Confermo quanto detto con "Bambino 44" la ricostruzione storica e sociale e' perfetta anche se qui viene meno il fattore novita',i personaggi vecchi e nuovi sono interessanti e abbastanza verosimili per il contesto e la trama e' intrigante anche se perde un po' degli ingredienti del thriller per aggiungerne qualcuno tipico dei romanzi di spionaggio. Le note dolenti sono ancora la troppa semplicita' con cui si risolvono alcune situazioni disperate e alcuni colpi di scena un po' forzati. "Bambino 44" non l'ho considerato un capolavoro e questo libro e' di sicuro un gradino sotto.