Il rapporto segreto

Confermo quanto detto con "Bambino 44" la ricostruzione storica e sociale e' perfetta anche se qui viene meno il fattore novita',i personaggi vecchi e nuovi sono interessanti e abbastanza verosimili per il contesto e la trama e' intrigante anche se perde un po' degli ingredienti del thriller per aggiungerne qualcuno tipico dei romanzi di spionaggio. Le note dolenti sono ancora la troppa semplicita' con cui si risolvono alcune situazioni disperate e alcuni colpi di scena un po' forzati. "Bambino 44" non l'ho considerato un capolavoro e questo libro e' di sicuro un gradino sotto.

Romanzo inutile, lontano anni luce da Bambino 44 e con l'unico pregio di essere (fin troppo) scorrevole

Buono ma inferiore rispetto a Bambino 44, e non solo per il venir meno dell'originalità. La storia, dopo un inizio promettente, perde progressivamente di credibilità e anche la descrizione della rivolta ungherese è inferiore alle aspettative. Molto riuscita, invece, la parte che si svolge all'interno del gulag e, più in generale, l'analisi di un'Unione Sovietica in preda alla confusione, divisa tra autoritarismo e vaghe aspirazioni di cambiamento. Stavolta alcuni personaggi (su tutti Zoja) non mi hanno troppo convinto, però, grazie ad uno stile di scrittura molto scorrevole, il romanzo si lascia comunque leggere con un certo interesse, anche nei suoi momenti meno ispirati.