Randy. Vita e morte di Randy Rhoads. Dai Quiet Riot a Ozzy

Io penso che sia davvero un buon libro, ne ho letti diversi di McIver ed è un'ottima penna. E' vero che a tratti alcuni concetti vengono ripetuti, ma alla fine la cosa non mi ha dato fastidio. Non capisco il primo commento negativo sulla traduzione, a me è sembrata buona e scorrevole, di certo non mi ha dato quella spiacevole sensazione di "traduzione letterale" che mi è capitato spesso di leggere altrove. Idem per la grafica, che ha che non va? L'ho trovata simpatica e se non altro un po' diversa dal solito. In fondo parliamo sempre di un musicista rock, un po' di dinamismo ci vuole! Per me, promosso.

Io non ho letto l'edizione in inglese perciò non posso fare il confronto, però a me il libro non è spiaciuto, sicuramente posso dire la mia sulla parte grafica che non la ritengo affatto malvagia. Il testo mi sembra ben scritto, forse qualche volta ripetitivo negli argomenti espressi, ma scrivere un libro di 240 pagine su un artista morto così giovane è quasi inevitabile. L'ho trovato un pò difficile nelle terminologie tecniche sull'uso della chitarra che per chi non la suona sono decisamente ostiche. Come spesso si dice "meglio di niente" se siete un fan di Rhoads acquisto sicuramente da fare.

sono costretto a dare un voto bassissimo a questo libro non per l'autore o per l'argomento, ma per la grafica e la traduzione che e' pessima, acquistare i diritti di traduzione per farne la versione italiana per rovinarlo mi sembra veramente cosa inutile e deleteria, cosa che un editore non dovrebbe mai fare..... comrate la versione inglese !!