Ragazzi della tempesta

È stata la copertina la prima cosa a colpirmi dall’acquistarlo. Il secondo motivo è stato poi il concetto di un fantasy basato sulle stagioni, motivo che confermo essere qualcosa di innovativo che rende piacevole la lettura con tutti i personaggi e il mondo che la Cosimano ha saputo tirar fuori dalla sua penna. Credo che però per me il bello finisca lì. La prima parte è troppo lenta, cosa che mi ha fatto arrancare nella lettura mentre, la seconda e terza parte, centrate sulla fuga delle quattro stagioni protagoniste da Cronos, anch’essa a spezzoni troppo lenta. Nel finale hanno fatto fuori il Supervisore di Amber, per poi far sopravvivere tutti gli altri personaggi principali in circostanze un po’ “tirate”, forse giusto per consentire alla storia di poter procedere con un secondo volume, anche se si poteva tranquillamente finirla meglio e chiuderla lì. La narrazione è dal punto di vista di Jack e Fleur ma il vero protagonista è Jack: è lui che trascina l’intero gruppo e le sorti della vicenda da capo a coda, lui che fa un vero viaggio interiore e si sacrifica costantemente per tutti fino all’ultimo, lui che in conclusione fa le più grandi rinunce, lui che ama incondizionatamente, lui che intuisce e crede nel concetto fondamentale dell’unione che fa la forza: è questo il messaggio di questa storia e il fulcro che crea la speranza nel cambiamento. Che poi all’ultimo, la Cosimano abbia voluto far credere che fosse tutto nelle mani di Fleur è decisamente una forzatura e fa anche un po’ ridere. Fleur sembra sempre la damigella da proteggere e da salvare, non riesco a vedere una crescita reale nel suo personaggio. Almeno Amber e Julio sono decisamente più irriverenti, decisi e spigliati nelle loro dinamiche. Il professor Lyon rappresenta un po’ un cliché ma ci sta un personaggio così in questo genere di storie. Gaia assolutamente inutile. Possiamo sperare in un sequel con una trama più dinamica e intrigante!? Vedremo, anche se non ne sono molto convinta.

"per amare serve più coraggio che per lottare" Amber (pagina 502) Per quanto questo libro sarebbe potuto essere meglio di come è, soprattutto nella grammatica, nella traduzione e nella narrazione, questa storia e questi personaggi sono originali e veri, tanto da riuscire a farti entrare nel mondo che Elle Cosimano ha inventato. Sono riuscita a sentire ciò che i protagonisti sentivano, il desiderio di fuggire dalla realtà per trovarne una migliore. Quello che maggiormente mi ha regalato questo libro è la speranza, e per questo è valsa sicuramente la pena leggerlo, perché il destino lo ha portato a me in un periodo dove ne avevo veramente bisogno.

libro molto bello