La ragazza che cadde in fondo al mare

Sarebbe più tre stelle e mezzo, ho arrotondato per la stupenda edizione Mondadori (davvero, è una gioia per gli occhi!). Non conoscendo la fiaba originale da cui trae spunto, non posso dire quanto questo retelling se ne discosti; tuttavia, se l'obiettivo era dare una voce alla protagonista, caratterizzandola di più rispetto ai personaggi di una normale fiaba, purtroppo è stato mancato. O per lo meno, Mina è una classica protagonista un po' bidimensionale di cui, ehi, si innamorano tutti a prima vista. I toni rimangono sul fiabesco e sull'onirico, così come le vicende e le relazioni (le prime si sviluppano in fretta, le seconde sbocciano ancora più rapidamente). Un fantasy dolce, da prendere così come è: la storia di una ragazza che cadde nel mare, da assaporare con calma come una buona tazza di thè.

Tra vibes studio Ghibli (soprattutto de La Città Incantata) e la sensazione di star guardando un kdrama storico/fantasy, beh direi che ci sono cascata con tutte le scarpe xD È vero, 24 euri sono davvero tanti ma questo libro, per quanto riguarda l'edizione, se li merita molto più di altri. Per fortuna anche la storia è stato un piacere leggerla, mi sembrava di essere anche io parto del mito, della leggenda. Consigliato vivamente a tutti quelli che hanno amato i film di Hayao Miyazaki perché lo stile di narrare è molto simile e anche a tutti quello che vogliono semplicemente leggere una bella storia romantica stile fiaba senza troppe complicazioni. Date retta a me: non leggetelo con l'occhio critico di chi deve trovare qualcosa di cui lamentarsi perché forse non è "troppo al passo con i tempi". È un mito, una leggenda. Lasciatevi trasportare.