Radiografia del femminismo. Storia, idee e protagoniste della sovversione progressista

La tesi di base dell'opera è che il femminismo, e la sinistra intera, sia un modo per razionalizzare condotte devianti, perversioni, parafilie attraverso l'attivismo, l'esibizionismo e la guerriglia culturale ed Ideologica. L'egemonia culturale della sinistra nella quale viviamo, assieme all'attuale ginocrazia, vengono spiegate come un grosso tentativo di imporci le perversioni personali degli esponenti della sinistra e del femminismo per trasformarle nei nuovi costumi sociali, così da far sentire meno anormali e deviati i loro propugnatori originali. Il testo riesce a mantenere l'oggettività quasi in ogni occasione, tranne che quando si parla di cattolicesimo, dove purtroppo è così di parte da arrivare al fanatismo. Tutto sommato dò comunque 5 stelle per l'ottimo lavoro sulle fonti e per aver spiegato le vere ragioni del femminismo, così come l'averne fin da subito mostrato, con coraggio, i legami col Marxismo, con la Fabian society, con la massoneria e con l'occultismo, ma anche con la psicanalisi, mostrando che di fatto il femminismo è stato un cavallo di Troia per far accettare alle donne borghesi il socialismo prima e il culturalmarxismo dopo, soprattutto nel capitolo dedicato a Virginia Woolf. La prima metà del libro infatti è una storia del femminismo fino ai giorni nostri, nella seconda ci sono alcuni capitoli volti a mostrare la dissolutezza dei costumi di alcune delle più importanti figure del femminismo ed il legame tra la sinistra, i vari club e società segrete, e le idee di queste ultime.

Fantastico, mostra tutta la dissoluzione che da sempre è stata dietro a quest'ideologia malata