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Recensioni Le radici psicologiche della disuguaglianza

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Perché i dominati non si ribellano ai dominanti? Per impossibilità? Per paura? O ci sono più profonde ragioni psicologiche? Un contributo importante alla comprensione delle disuguaglianze del nostro tempo.

«Si fa presto a dire "disuguaglianza". La povertà va di pari passo con una particolare forma di fragilità: "l'enigma dell'accettazione della sottomissione" lo chiamano gli psicologi sociali. Non ci si ribella alla propria condizione perché non la si riconosce. Come fare allora? Bisogna favorire l'istruzione, spiega Chiara Volpato» - Mariapia Veladiano, Robinson

«Chiara Volpato prova a offrire il contributo della psicologia sociale alla spiegazione dei processi di costruzione e di legittimazione delle disuguaglianze, come quelli di accettazione o di contrasto delle stesse» - La Gazzetta del Mezzogiorno

Le disuguaglianze economiche sono ormai da anni in scandaloso aumento. Su questo tema sono state pubblicate opere importanti e di grande diffusione a firma di economisti, sociologi, giornalisti. Questo libro affronta il problema da una prospettiva nuova e originale, analizzando le radici psicologiche del fenomeno, rintracciabili nei meccanismi mentali di dominanza e sottomissione. Le disparità sociali sono responsabili dell’infelicità collettiva che assedia le nostre società: seminano sfiducia, indeboliscono la coesione sociale e, con essa, la democrazia. Perché, allora, i tentativi di contrastarle sono così pochi e deboli? Il saggio esamina come le disuguaglianze vengono costruite, occultate, accettate, interpretate, contrastate, esplorando i meccanismi di assoluzione o di colpevolizzazione in gioco. Come funzionano le disuguaglianze? Possono essere combattute? Quali processi psicologici contribuiscono alla loro persistenza nonostante le evidenze scientifiche mostrino concordemente che sono deleterie per la vita della collettività? Il libro cerca di rispondere a queste domande seguendo due diverse prospettive: la prima si sofferma sui processi cognitivi e motivazionali che fanno sì che i privilegiati, che della disuguaglianza beneficiano, percepiscano la loro superiorità come legittima e la impongano, o tentino di imporla, all’intero contesto sociale. I membri delle classi elevate si convincono di possedere, in quanto persone di successo, la ‘stoffa giusta’ e di meritare i propri privilegi. La seconda ha a che fare con i processi di chi subisce la disuguaglianza e la accetta, interiorizzandola. Un libro fondamentale per comprendere le radici della profonda ingiustizia del presente, e cercare di cambiare rotta. )
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