Le radici del male

Parte come un triller ma, dopo 100 pagine, la storia si fa confusa e il romanzo si trasforma in un guazzabuglio di cybertriller d'accatto. Stile completamente piatto, pesantissimo con frequenti disgressioni filosofiche al limite della comprensibilità. La trama è completamente surreale con una sorta di robot-computer che ipotizza diversi campi d'indagine ad uno psicologo che non si capisce per quale motivo si occupi ancora di questo caso. La traduzione in italiano è approssimativa e molte parole sembrano inventate di sana pianta. Mai letto niente di talmente orribile. E' un libro improponibile, imbarazzante e noiosissimo.

Uno dei pochi libri che non sono riuscita a finire. L'inizio non mi sembrava male, ma poi mi ha proprio deluso: arzigogolato, confusionario.. non lo consiglio a nessuno.

Uno dei miglori libri sui serial killer mai letti.Un inizio davvero folgorante,poi la trama rallenta un pò,ma comunque la tensione rimane alta fino alla fine.Due nei:la parte in Australia(una digressione tecnologica un pò pesante,ma era necessaria?),ed il finale dove la trama viaggia un pò a scossoni:ottimo lo sviluppo della trama,la "gara" malata dei killer fino alle ultime 100,90 pagine,complessa ed inquietante,angosciante e splatter,ma poi arriva un finale troppo frettoloso.Un centinaio di pagine in più non avrebbero certo guastato e magari il finale avrebbe avuto la portata catartica ed apocalittaca che meritava(anche se quasi 600 pagine non sono poche..).Comunque,gran bel libro davvero,lo si divora ,e poi il prezzo è ottimo.Resta impresso nella memoria!(sopratutto il Dr.Schizo/Schaltzmann)