Racconti macabri

Il maestro al suo meglio nell'ennesima, riuscita collezione di successi che affascinano e che inchiodano il lettore alla nera luce dell'incubo e del mistero che si respira in questo libro riga dopo riga, invitandoti ad andare fino all'ultima pagina con la sua prosa poetica precisa, puntigliosa, profonda e curata nei mimi dettagli.

Se c'è un aggettivo che mi sovviene, leggendo Poe, è: "conturbante". E' impossibile non collegare la sua opera ad una mente geniale, istrionica, corroborata da una cultura elevatissima (al tempo, unica tra i connazionali a godere di un' istruzione europea) e da un animo angosciato e malinconico, in perenne bilico su quel "mare tenebrarum" che se lo porterà via appena quarantenne. Al contempo, leggendo racconti cosiddetti "del terrore", come La Sfinge (impossibile non pensare all'influenza enorme che un così breve racconto ebbe su un altro mostro sacro come Lovecraft) o Le esequie premature, è difficile non scorgere una sorta di ilarità sinistra, cosa che lui stesso affermava in una lettera scritta ad un ammiratore: « Dopotutto potrebbe essere vero che i miei racconti siano scritti per scherzare anche se è possibile che questo scopo sia rimasto ignoto in parte anche a me. » Insomma, un autore difficile da inquadrare, così come la sua influenza sulla narrativa moderna, oserei dire cruciale.

Con qualche tocco di immaginazione visionaria, lo scrittore narra di storie fantastiche, ma anche realistiche avvenute in tempi e luoghi diversi definendo il canone occidentale della letteratura horror. Il linguaggio è molto complesso e, nonostante ciò, ritengo questo libro adatto a tutti i ragazzi, a partire dai 12 anni, finalizzato anche ad ampliare il lessico dei giovani lettori. Ed è proprio grazie a questa complessità lessicale che le storie diventano più intriganti e avvincenti.