Racconti macabri

Pur non conoscendo Seignolle mi aspettavo qualcosa in più; alcuni racconti sono prevedibili. Tutto sommato il libro scorre con piacere regalando qualche chicca.

Raccolta di racconti non entusiasmante ma che comprende l'ottimo lungo racconto Il famiglio (l'ultimo dell'antologia), che rimanda per ambientazione e atmosfera, al romanzo di Seignolle, La malvenue. Le altre 15 storie macabre e fantastiche, alcune molto brevi, presentano una qualità discontinua, fra le migliori segnalo La memoria del legno, che mi ha ricordato un racconto di Clark Ashton Smith, una magrissima ragazza slava, forse una strega, conduce nell'abisso di macabre follie il suo compagno scultore; Preso tra Dio e il diavolo, una bizzarra storia di possessione demoniaca, Come un sentore di lupo, licantropia e La chiave di Salomone, un pò scontato ma migliore di altri, Quello che aveva sempre freddo, commovente racconto di un presunto morto vivente e per finire il brevissimo e tremendo Cristo si è vendicato, una sorta di arcaico e crudele rito cristiano contro presunti emissari del diavolo. Gli altri racconti mi sono apparsi molto prevedibili e privi di vigore narrativo. Segnalo inoltre il prossimo volume in programma, finalmente riproposto ai lettori italiani il capolavoro di Jean Ray, Malpertuis, fra i più complessi (5 voci narranti...) e affascinanti romanzi fantastici del secolo scorso, un'opera d'arte che incanta ancora oggi, ad 80 anni circa dalla sua prima pubblicazione.