Racconti Ilìciani

Adhijancor è il nome del luogo in cui sono ambientati questi racconti, i quali, al di là delle singole trame, fungono da presentazione per una saga ke, date le premesse, si preannuncia avvincente. Se nella prima storia il protagonista (e antagonista) è un oscuro mago alla ricerca di un antico talismano custodito in un tempio inaccessibile, nella seconda un gruppo di persone (umane e no) tentato di salvare una fanciulla da un'entità demoniaca giunta dal passato, tanto potente da modificare la realtà. A far da contorno, continui riferimenti a un pantheon di divinità benigne e maligne(che presumibilmente avranno un ruolo decisivo in futuro), a miti e leggende, a dottrine religiose, a scuole di magia e ad un'apocalittica battaglia tra Bene e Male combattuta nel passato ma le cui tracce sono ancora presenti, riferimenti che aiutano il lettore a farsi un quadro dettagliato della realtà in cui viene letteralmente risucchiato dal libro. Il fulcro rimane Ilic, città d'arte e cultura, l'Atene di questo mondo, patria di eroi. I personaggi sono ben caratterizzati, anke quelli di contorno, ma ancor di più lo sono le ambientazioni, soprattutto nella prima storia, zeppa di metafore e similitudini poetiche (anche se a volte un po' prolisse). Entrambei i racconti iniziano lentamente x poi procedere a ritmo incalzante verso finali travolgenti e tutt'altro che scontati. Uomini, elfi, gnomi, maghi, sacerdotesse, mutaforma, uccelli parlanti, Dei, demoni e lupi mannari sono amalgamati e rielaborati in modo originale. Gli elfi per esempio non sono i rigidi e freddi soldatini della tradizione fantasy, così perfettisti, ma conservano caratteristiche che li umanizzano. Tra agguati, combattimenti, incantesimi e profezie c'è anke spazio per qualke intermezzo di ironia e comicità. Difetti? Iniziata una storia, la si legge velocemente e ne si cerca subito un'altra (purtroppo sono solo due). Consigliatissimo agli appassionati del genere.