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1988
1 aprile 1995
176 p.
9788885943124

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Maria Grazia
Recensioni: 4/5

E' una storia che subito ti sembra strana e devi procedere con le pagine per scoprire poco a poco la realtà sconvolgente (anche se nota) degli ebrei. Wiesel scrive in modo bellissimo con delle frasi memorabili e tutto quello che dice ti fa riflettere perchè non succeda mai più.

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Elie Wiesel

1928, Sighetu

Scrittore e giornalista statunitense di origini ebraico-ungheresi, nato a Sighetu nel 1928 e morto a New York nel 2016. Sopravvissuto ad Auschwitz e Buchenwald, dove perde i genitori e la sorella minore, nell’aprile 1945 viene assegnato a un orfanotrofio francese. Dopo gli studi di filosofia alla Sorbona si dedica al giornalismo. La prima prova letteraria è un lungo racconto della sua esperienza nei lager, scritto in yiddish e pubblicato in Argentina nel 1955; consigliato da Mauriac (con cui instaura una profonda amicizia) ne ha affronterà poi la riscrittura in francese, dando vita a uno dei capisaldi della letteratura dell’Olocausto, La notte (1958): in una prosa scarna e frammentata, il romanzo descrive il sovvertimento di ogni valore umano, fisico e spirituale,...

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