Quasi giallo. Romanzo di archeologia

Enrico Giannichedda, studioso ben noto per la sua abbondante produzione specialistica di saggi e riflessioni teoriche sull'archeologia, si cimenta per una volta con un genere diverso e sperimenta il romanzo giallo. Certo, l'indagine si svolge nel mondo accademico dell'archeologia ed, anzi, usa strumenti e metodi stessi dell'archeologia per districare la fitta vicenda. Il risultato è una lettura appassionante, in grado sia di tenere desta la curiosità del lettore su filo della vicenda, sia di sollecitarlo con alcuni grandi interrogativi dell'archeologia.

Dopo tanto tempo, finalmente, ho letto un giallo che ha catturato la mia totale attenzione. Uno di quei libri che vorresti leggere tutto d’un fiato, dall’inizio alla fine! Unisce in se la piacevolezza di un bel romanzo, ben strutturato, un giallo scritto magistralmente, che tiene il lettore col fiato sospeso ed in più ambientato nel meraviglioso (per me) mondo dell’archeologia. [...] Al caso investigativo, quindi, si intrecciano storie del passato non ancora risolte che rendono maggiormente interessante la lettura, il tutto senza appesantire il ritmo del racconto. Tutto ciò crea un eccellente libro. [...] ma il finale, che non svelerò, mi ha deluso [...] È comunque un libro che consiglio a tutti e che sicuramente rileggerò!

Un giallo archeologico eccezionale, mai banale, che trasporta il lettore dietro le quinte dell’archeologia. Ricco di brevi e interessanti riflessioni archeologiche, l’intreccio ben costruito permette al lettore di rimanere con il fiato sospeso fino alle ultime pagine.