I quaranta giorni del Mussa Dagh

Werfel riesce a fondere in maniera magistrale il romanzo con la storia, una storia triste di soprusi e deportazione ai danni del popolo armeno spesso ignorata o dimenticata, ma questo non deve fare pensare ad un libro cupo e pesante perchè con abilità lo scrittore fa emergere il lato umano di ogni personaggio con tutte le caratteristiche singolari di ognuno. Nonostante la lunghezza del testo il libro non stanca mai in una commistione tra amore per la patria, volontà di riscatto e amore dei protagonisti in quanto umani. Si descrive uno dei pochi casi di resistenza attiva del popolo armeno contro la volontà di soppressione da parte dei turchi, spiegandone la genesi e lo sconvolgente svolgimento. Per me è stato un vero piacere misto a commozione vedere dal vivo la bandiera, di cui si parla nel libro, esposta al museo del genocidio di Yerevan. Straconsigliato per conoscere un pezzo di storia spesso trascurato.

Gli Armeni: minoranza cristiana in terra d’oriente sono stati vittime di un vero e proprio genocidio. Questo bellissimo romanzo storico ci racconta come 50 di loro nel 1915 riuscirono a salvarsi dopo aver tenuto testa a forze nettamente superiori.