L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri
IBS.it, l'altro eCommerce
Cliccando su “Conferma” dichiari che il contenuto da te inserito è conforme alle Condizioni Generali d’Uso del Sito ed alle Linee Guida sui Contenuti Vietati. Puoi rileggere e modificare e successivamente confermare il tuo contenuto. Tra poche ore lo troverai online (in caso contrario verifica la conformità del contenuto alle policy del Sito).
Grazie per la tua recensione!
Tra poche ore la vedrai online (in caso contrario verifica la conformità del testo alle nostre linee guida). Dopo la pubblicazione per te +4 punti
Promo attive (1)
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
Sinceramente questo episodio mi è sembrato uno dei migliori letto fin qui di Qiu Xiaolong. In questo episodio l’ispettore capo Chen è un po’ defilato, e finalmente l’agente Yu inizia a trovare un po’ di spazio narrativo a superare il cliché della sindrome di Watson. L’ambientazione della Cina dei primi anni 90 è notevole, si fa fatica a pensare a quali passi da gigante ha fatto il paese negli ultimi trent’anni. Sicuramente consiglio questo libro a tutti, ma sopratutto a chi ha già letto i libri precedenti della serie
Ho acquistato questo libro piuttosto titubante. Culture molto diverse dalle nostre possono inibire la lettura. E invece e' stato una bella scoperta. Si legge scorrevolmente ed e' ben congegnato. Inoltre il contesto cinese e' davvero molto interessante da scoprire. Lo consiglio vivamente.
“Quando il rosso è nero / tornano i vecchi tempi, nevvero”! Ecco svelato il titolo di questo giallo (p. 230). Xiaolong, il brillante autore, prende a pretesto l’assassinio di una scrittrice dissidente, Yin Lige (a suo tempo amante del famoso scrittore Yang, il duo sembra richiamare l’antica filosofia cinese di Yin-nero e Yang-bianco, simbolo della dualità) per creare un mosaico storico sull’evoluzione della società e della politica cinese nell’arco di più di 30 anni, dal 1960 a metà degli anni novanta. E lo fa con maestria, a iniziare dal ’60 quando, con la rigida politica delle tessere alimentari, tutta la popolazione cinese era schedata da poliziotti di quartiere. Inoltre, la teoria della lotta di classe di Mao era applicata in tutti i campi della vita. Gli anni ’60 erano gli albori della Rivoluzione Culturale e le Guardie Rosse erano bande di scalmanati che accusavano i rari dissidenti di sabotare il regime e li mandavano al confino nelle campagne a lavorare la terra e a subire il lavaggio del cervello. A queste si associavano le Squadre di Propaganda del Pensiero di Mao che, in nome della costruzione del pensiero socialista, non esitavano a rieducare professori e studenti, inviandoli a lavori agricoli o alle fabbriche. Il cambiamento era avvenuto nel 1976 con la morte di Mao e la fine della Rivoluzione Culturale. Torme di diseredati avevano iniziato a popolare metropoli come Shangai, dove è ambientato questo giallo. L’ispettore capo Chen Cao e il fido poliziotto subalterno Guangming sono chiamati a risolvere il caso in tempi stretti, perché l’omicidio della poetessa Lige potrebbe infangare il governo se fosse stato commesso per scopi politici. Il giallo è arricchito da dotte citazioni di poeti e filosofi del passato, nonché da una minuziosa descrizione di prelibati piatti della cucina cinese, che ricorda Camilleri e il commissario Montalbano, un aficionado della cucina sicula. Un’atmosfera che ricorda van Gulik e il giudice Dee nella Cina della dinastia T’ang.
Recensioni
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
L'articolo è stato aggiunto al carrello
L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri
Siamo spiacenti si è verificato un errore imprevisto, la preghiamo di riprovare.
Verrai avvisato via email sulle novità di Nome Autore