Quando le Botteghe erano Oscure

Il ruolo di segretario di Togliatti dà modo all’Autore di condire la narrazione dei primi due decenni di vita del PCI con gustosi aneddoti ricavati dai suoi colloqui con i massimi dirigenti e anche con figure marginali di Botteghe Oscure. Le storie non solo raccontano quegli anni, spesso vanno a ritroso a rievocare i tempi lontani della clandestinità o fatti sconosciuti avvolti nel mistero. I resoconti riguardano anche episodi vissuti da Caprara durante le sue trasferte nel mondo socialista, dove ha anche l’opportunità di ascoltare le narrazioni di anziani bolscevichi protagonisti della Rivoluzione d’ottobre. E sentendo le testimonianze della vecchia guardia dalle sicurezze granitiche, le certezze del militante-narratore si incrinano e nelle crepe si insinua l’ombra del dubbio che lo condurrà alla fuoriuscita dal PCI.

Ho acquistato e letto con molto piacere questa bel volume di Massimo Caprara nell'estate del 2000. Caprara per chi non lo sapesse é stato per vent'anni il segretario personale di Togliatti (interessante come referenza storico/politica, isn'it?) e last but not least l'autore assieme a Rossana Rossanda dello scisma cha dal PCI generò la nascita del quotidiano di resistenza politica "Il Manifesto". Il libro é ben scritto, lucido nel ripercorrere i fatti di una storia vissuta in prima persona da un uomo che ha avuto e ha il coraggio di lottare per un'ipotesi ideologica. Ora questo libro viene pubblicato da Mondadori (aka Berlusconi) e il polverone che alzerà stupirà solo i bigotti. Il testo mi ha aiutato a confermare le mie posizioni di uomo di sinistra e spero che possiate anche voi apprezzare la verve di un irriducibile pasionario in principe di galles.