Qualcosa di bello

Se non è un romanzo spazzatura ci si avvicina di molto, l’acqua di colonia è solo Armani, le scarpe sono sempre Gucci, l’auto è sempre un suv parcheggiato in seconda fila. La vicenda è ambientata a Padova, ma poteva essere qualsiasi altro luogo tanto la caratterizzazione sia dei luoghi che dei personaggi è superficiale e stereotipata, per luoghi comuni. Una ridda di personaggi inverosimili e poco amalgamati tra loro, pieno di avvenimenti: colpi di fulmine, crisi di coppia, adozioni, aggressioni omofobe, stupri, femminicidi, fratelli ritrovati, fughe, sensi di colpa, manca solo la gestazione per altri e poi è stato inserito tutto il possibile della cronaca degli ultimi anni. Il capitolo poi della cassetta di sicurezza in banca è una summa di stupidaggini anche difficilmente immaginabili. Come primo romanzo non si direbbe certo una promessa.

Personaggi che ti toccano e a cui capita di pensare anche a lettura terminata, introspezione e un misto ben dosato di mistero e rivelazioni, scrittura scorrevole. Tutti ingredienti che rendono Qualcosa di bello un romanzo piacevole che consiglio, soprattutto se vi piacciono le trame in cui si intrecciano le storie di vari personaggi legati tra loro.