Psaico

Questo libro è come una scatola di cioccolatini. Ne assaggi il primo e ti piace il sapore. Passi subito al successivo e ti accorgi che è diverso da quello precedente ma altrettanto buono... e così fino ad arrivare con ingordigia alla fine della scatola. Peccato! Le cose buone finiscono sempre in fretta.

PSAICO è un libro che provoca diffidenza e spaesamento. Già l’incipit è un pugno nello stomaco. Anche se preparati, il cinismo trasborda e sembra troppo! Difficile accettare una visione così amara e cruda della vita, poi comincia a divertire e man mano ti conquista e ti cattura, sarà il ritmo, sarà il linguaggio subito si arriva all’ultimo episodio. E dispiace che non ci siano altri episodi. Allora è naturale ammettere che il libro possiede originalità, profondità ed inquietudine. Un semplice auspicio speriamo che possa essere apprezzato da molti, anzi azzardiamo, che possa avere successo, basterebbe poco!

Per essere l'opera prima mi ha stupito non poco. Ho apprezzato l'estro, la fantasia, la schiettezza e la naturalezza dei personaggi, accompagnati da una giusta dose di ironia e sarcasmo. Adorabile la mamma siciliana dell'ultimo racconto, Camilleri invidierebbe. Vedrei bene i personaggi di Psaico in una sceneggiatura di un film diretto da Tarantino. Un plauso all'autore, davvero.