Protocollo Sigma

Pubblicato in America subito dopo la recente scomparsa dell'autore e immediatamente balzato ai vertici delle classifiche dei best seller, Protocollo Sigma può essere definito un romanzo-testamento, in cui Robert Ludlum ripropone e consacra la sua formula narrativa prediletta: il complotto internazionale. In quest'ultimo capolavoro, infatti, il maestro del thriller politico e dell'intrigo spionistico svela la «Madre di tutti i complotti», l'origine prima degli eventi oscuri che hanno "pilotato" la storia del pianeta dalla seconda guerra mondiale a oggi. La trama è avvincente: al centro degli eventi si muovono due giovani protagonisti, Ben e Anna, personaggi affascinanti che arricchiscono la schiera delle figure originali e indimenticabili che da sempre animano i libri di Ludlum. Grazie alle loro frenetiche indagini tra una sponda e l'altra dell'Atlantico, i due ricostruiscono a poco a poco le manovre occulte di Sigma, un'organizzazione segreta nata sulle macerie dell'ultimo conflitto mondiale con un disegno audace e stupefacente. Costituita da banchieri e industriali, Sigma è il reale centro di potere mondiale che opera indisturbato sulla base di interessi economici e dietro la copertura di governi fantoccio. Alle sue manovre si devono alcuni episodi storici fondamentali: tra cui la dittatura dei colonnelli in Grecia, l'instabilità dei governi del Centro America, la caduta di Gorbaciov e, in Italia, la creazione dell'organizzazione Gladio e le azioni delle Brigate Rosse.
Dopo i successi del Ritorno dello sciacallo, L'ultima verità, L'inganno di Prometeo e altri indimenticabili romanzi, il Robert Ludlum regala, prima di morire, ai suoi numerosissimi lettori un ultimo thriller di sicuro impatto: una storia che mescola sapientemente, storia, fantapolitica, scienza, azione, pericolo, delitti, doppi giochi e rocamboleschi cambi di scena. Il risultato è una perfetta macchina narrativa che conferma allo scrittore americano la meritata fama di «re del complotto».