La protezione della persona fragile nell'ordinamento penale

Sto apprezzando moltissimo il libro che sto ancora leggendo. Sto trovando interessanti i collegamenti tra diritto sovranazionale ed interno ed il percorso lineare del libro nel quale si spiega come si arriva all'unificazione dello status di figlio, anticipata come scrive l'Autrice da De Filippo, Collodi e Leonardo Da Vinci. Sto apprezzando la chiarezza espositiva del libro, il linguaggio semplice e lineare e le note che sono dei focus di approfondimento perchè rinviano a sentenze recenti e illustrano istituti e concetti.

Una prima lettura del libro mi porta a considerare come la delicatezza della materia giuridica serva, a volte, di tecnicismi costruiti ai fini della salvaguardia della persona fragile ( in questo caso specifico il minore) e fortemente condizionata dal momento storico,socio-economico e culturale, non possa restituire al minore, vittima di ripetuto reato, un'integrita' psico-fisica lesa indelebilmente e che, in ogni caso,lascia alla vittima una ferita deturpante guarita per 3° intenzione.Quanto mai in questa situazione umana e giurisprudenziale il legislatore, caso per caso, dovrebbe, con competenza e umana sensibilita', applicare le leggi.Di notevole interesse umano e giurisprudenziale , a tal uopo, mi sembrano gli argomenti trattati dall'autrice del libro che gettano luce su un argomento molto dibattuto. Giuseppe Sorace medico