La prossima estate

La prossima estate… un titolo che incuriosisce e fa sospirare, ma è lontano dalle vicende narrate nel libro. E’ quasi dicembre, fa freddo e la nebbia avvolge Bologna e il segreto che distruggerà la vita a quattro amici di lunga data. Questo romanzo è una tragedia degli equivoci dove, pur sembrando tutto scontato, i conti alla fine non tornano e il mistero viene svelato grazie a diversi punti di vista di cui l’autore si serve per imbastire il resoconto dei fatti. Peccato per la lunga e stancante fase delle indagini che appesantisce ed annoia il lettore, riducendo la verve del racconto. Ci si appisola nella parte centrale, ma ci si ridesta nel finale con un gran colpo di scena. L’epilogo però appare del tutto fuori luogo e questo pesa nell’economia del lavoro, come la pennellata di troppo su una buona tela. Pesano purtroppo sulla scorrevolezza del testo anche i tanti errori di stampa che inceppano un meccanismo pur ben congegnato. Da segnalare altresì la rilegatura difettosa e poco efficace. Tuttavia all’editore Giraldi vanno i complimenti per aver creduto in questo giovane avvocato dal talento narrativo coltivabile. Come lettura ci può stare, anche se non credo possa lasciare qualcosa. Lettura estemporanea.

Bruni manipola le vicende dei 4 amici con un cinismo desueto per il panorama letterario italiano. Un po' noiose le parti che riguardano le vicende legali ma per il resto e' un ottimo lavoro.

Una trama ricca di colpi di scena dall'inizio alla fine. Le parti del romanzo che seguono il punto di vista di personaggi diversi e si completano come cerchi concentrici. Una vera sorpresa.