L'ultimo ventennio pone in evidenza una profonda trasformazione del modo in cui politici e amministratori progettano e organizzano il sistema di beni e attività culturali nei territori di loro competenza. Sulla spinta di un necessario ripensamento del rapporto fra Stato e mercato è iniziato il cammino verso un nuovo equilibrio tra politiche di gestione dei beni culturali e modelli di sviluppo economico locale, con importanti conseguenze sul piano della legislazione nazionale e regionale. Ad una prima "stagione delle norme" dovrebbe quindi oggi seguire quella della prassi e della sperimentazione. Diversi sono però i fattori di natura tecnica, politica e culturale che paiono al momento ostacolare l'innovazione e lo sviluppo di nuove modalità di organizzazione e gestione del settore dei beni e delle attività culturali. Per questo abbiamo pensato fosse utile restituire a studenti, ricercatori e operatori del settore le sintesi ragionate di alcune esperienze direttamente osservate. Avremmo potuto raccontare un libro di casi di insuccesso (perché molti ne abbiamo visti in questi anni) dimostrando, attraverso cattive pratiche di gestione, cosa non si deve fare e come non si dovrebbe operare. Ma sarebbe stato, forse, troppo facile. Soprattutto ci saremmo ingiustamente posizionati sulla cresta di un'onda distruttiva che, oggi ancor più che in passato, sembra caratterizzare la comunicazione dei fenomeni della pubblica amministrazione italiana . Per questo abbiamo preferito ripercorrere con la memoria gli incontri avuti con gli amministratori di enti locali piccoli e grandi, con le associazioni locali, con gli imprenditori, con i volontari, scoprendo che la quantità e la qualità delle cose belle successe avrebbe decisamente sovrastato la portata comunicativa di un possibile the worst of. Dunque, ecco un the best of. Il volume si compone di due parti. A una prima sezione di carattere teorico, nella quale si propone una sintesi delle direzioni intraprese dalla letteratura economica e manageriale di settore, ne risponde una dedicata alle esperienze, dove vengono presentati otto casi di studio che, nella realtà, hanno dimostrato la validità dei modelli di sviluppo proposti nei capitoli iniziali. Il testo si conclude con un percorso progettuale di sintesi che, proprio muovendo dall'osservazione e dall'analisi dei casi, rappresenta uno strumento utile a chi è impegnato nella gestione e nello sviluppo di aziende e reti culturali.
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