Il prete nuovo

Un piccolo romanzo-gioiello incastonato su una solida base di ironia e disincanto. Un “tranquillo” paese degli anni ’60, una comunità semplice e un po’ assonnata dove non accade mai nulla. Basta un piccolo evento però a ribaltare le soporifere esistenze dei suoi abitanti. Un sacerdote, padre Thibault, un po’ santo e un po’ folle, che con le sue prediche domenicali riesce a portare a galla i segreti di una comunità “normale”, dove l’apparenza sembrava andare d’amore e d’accordo con l’essenza degli individui. A indagare con il piglio di un novello Sherlock Holmes in gonnella – ma, perché no, strizzando l’occhio anche al protagonista del film La finestra sul cortile – è l’anziana Brigida, nonna di Bianca, protagonista e narratrice della storia. Grazie all’intesa perfetta tra le due il lettore arriva a “spiare” le vite dei paesani peccatori, togliendo il velo dell’ipocrisia e dell’inganno. Nessuno è senza peccato, sembra voler suggerire l’autrice, e certe volte sarebbe meglio che certi segreti rimangano sepolti nei cuori degli uomini, “sempre oscuri e inospitali. Una storia che si muove tra la leggerezza del racconto e la profondità del romanzo.

Questo breve romanzo, molto ben scritto, riesce a creare un quadro vivido della vita di paese di qualche decennio fa, quando le vicende personali di ognuno si intrecciavano inevitabilmente con quelle dei propri compaesani, anche tramite il pettegolezzo. Mi sarebbe piaciuto che la figura del “prete nuovo” avesse uno sviluppo maggiore nella storia, all’interno di una trama più articolata, ma credo che il romanzo così com’è esprima bene la sua natura di affresco. Lettura valida, senza dubbio.

In un paese normale (o quasi), il prete si ammala, e a sostituirlo arriva il misterioso Padre Thibault. Appena arrivato, questo mette subito le cose in chiaro: i credenti tiepidi e timidi non avranno posto nella sua chiesa, e i peccatori dovranno piegarsi sotto il peso terribile del proprio peccato. Sembra non conoscere, padre Thibault, quella storiella su peccati, peccatori e pietre, che pure dovrebbe essere uno dei pezzi forti del suo “principale”. Molte cose strane ed inquietanti dovranno accadere, viste attraverso gli occhi della tranquilla e innocente (o quasi) Bianca e di sua nonna, la vivace pettegola Brigida, prima di comprendere cosa si celi davvero dietro lo strano prete. Forse… Un altro piccolo gioiellino di Tina Caramanico, nuovo nuovo di stampa!