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Possibilmente il più innocente. Lettere a Franz Haas (1990-98) - Anna Maria Ortese - copertina
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Possibilmente il più innocente. Lettere a Franz Haas (1990-98) - Anna Maria Ortese - copertina

Descrizione


"Ho sempre in mente questa inesausta decisione umana, di danneggiarsi e distruggere un altro - possibilmente il più innocente. Ci si domanda perché. Il perché, è solo nel ribollire incontenibile del nulla. Il nulla di verità, intendo." (A. M. Ortese) "Se le lettere scambiate nel primo anno coprono quasi due terzi del carteggio, non è certo perché la confidenza poi s'allenti o venga meno. È che in quei mesi tantissime cose vengono dette: l'Ortese percorre e ripercorre - per quell'interlocutore così discreto, pieno d'ammirazione, sì, ma capace, quando è il caso, delle "giuste note angolose" (15 settembre) - le città di pioggia e vento e le minuscole case, gli 'interni' sempre o troppo freddi o troppo caldi, della sua vita e dei suoi libri. Si mette in pari col passato." (dalla introduzione di Francesco Rognoni)
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Dettagli

2016
21 marzo 2016
192 p., ill. , Rilegato
9788869000133

Conosci l'autore

Anna Maria Ortese

1914, Roma

Anna Maria Ortese è stata una scrittrice italiana. Esordì nel 1937 col volume di racconti Angelici dolori, che parvero richiamarsi al "realismo magico" di M. Bontempelli. Ma le opere successive (L’infanta sepolta, 1950; Il mare non bagna Napoli, 1953, premio Viareggio; I giorni del cielo, 1958; Silenzio a Milano, 1958) rivelarono una tempra narrativa aliena dal gioco cerebrale della poetica novecentista: a metà fra il saggio e il racconto, questi libri innestano le invenzioni favolose in squarci documentari di estrema esattezza e lucidità. Polemica morale e fantasia trasfiguratrice s’intrecciano ancora nei romanzi successivi: L’iguana (1965), Poveri e semplici (1967, premio Strega), Il porto di Toledo (1975), Il cappello piumato (1979), e negli...

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