Le porte di Camelot. Le cronache di Camelot. Vol. 7

Da lontano, il fuoco, la folla e i rumori assordanti sembravano un festoso benvenuto per lei, Veronica Varro, novella sposa dell'erede al trono della Cambria. Ma la realtà è tanto brutale da farle quasi perdere la ragione. Gabbie di legno sospese su una fossa di fuoco e all'interno decine di uomini destinati a bruciare vivi tra le fiamme. L'orrore di quella notte mette fine alla breve felicità di Veronica e le strappa una muta promessa: avrebbe sottratto il figlio che già portava in grembo a quella barbarie. Così l'infanzia di Uther, futuro padre di Artù, trascorre divisa tra Tir Manha, cuore dell'oscura e rude Cambria e Camelot, la patria materna, dove il ragazzo impara l'arte della guerra e apprezza i lussi di una corte raffinata. Ma alla morte del padre Uric, Uther deve mettere fine alla sua gioventù dorata e scegliere tra la spensieratezza e il dovere. Il suo popolo, il popolo della Cambria, ha bisogno di lui per difendersi dall'eterno nemico, Lot di Cornovaglia, e Uther lascia Camelot per correre in suo aiuto. Ma delusioni ben più cocenti attendono il giovane re: la rottura dell'amicizia con Merlino e i tormenti dell'amore tragico e impossibile per la moglie del suo più grande nemico.
Nel nuovo romanzo delle Cronache di Camelot, Jack Whyte riprende la storia già raccontata da Merlino nella "Stirpe dell'aquila", e la espone dal punto di vista di Uther, riannodando molti dei fili rimasti in sospeso negli episodi precedenti e svelando come erano andate veramente le cose.