Porno

Ad attirarmi a leggere "Porno" non è stato il titolo, nemmeno la storia, ma il fatto che sia il seguito di "Trainspotting", titolo che ha le caratteristiche del generazionale (aiutato anche dalla trasposizione cinematografica). In questo seguito Welsh prende di nuovo i ragazzacci di Edimburgo per sbatterli duramente in una nuova storia fatta di estremi. Ricompaiono vecchie conoscenze e vengono introdotti nuovi personaggi, ma con alti e bassi: a dirigere la storia è Sick Boy, più cinico che mai, seguito dal bonaccione Spud, da un Begby sempre più scoppiato e Mark Renton che non è più la mezza canaglia che conosciamo. Ritornano Terry e Dianne e viene introdotta, come protagonista femminile, Nikki, personaggio alquanto irritante che riassume in sè il topos della donna che compie le scelte sbagliate pur sapendo che sono tali. L'autore dice addio alla struttura episodica per creare una storia unica, continuativa, composta da tanti fili che si collegano tra loro, ma lo fanno poco e male: la trama è annacquata e i fatti salienti sono pochi. Se non fosse per un paio di episodi ben riusciti e per il finale beffardo, darei a questo libro il voto minimo e nemmeno le prodezze linguistiche dello scrittore possono salvarlo. Forse il mio errore è stato leggerlo proprio come seguito di "Trainspotting", fatto sta che alla luce del predecessore, "Porno" è una sequenza di idee sfruttate male. Peccato.

Ho appena finito di leggere questo romanzo di Welsh dopo avere letto anche Trainspotting e Skagboys e devo dire che mi e' dispiaciuto finirlo. Senza la pretesa di essere un critico secondo me quello che contraddistingue i veri capolavori e' che non vorresti mai che finissero ,anzi magari vorresti conoscere l'autore perche' si crea un feeling con i personaggi e i luoghi raccontati tale da creare una certa magia come con la trilogia di Welsh su Renton, Sick Boy , Spud e il Beggar Boy. Senza dimenticare Gas Terry, imperdibile anche in Colla.

Capolavoro! Ho letto quasi tutto Welsh e posso dire che con questo romanzo, il nostro ritorno ai livelli di Trainspotting e forse li supera, perchè Trainspotting nasce come una serie di racconti slegati tra loro (e questo un po' si sente), mentre qua c'è più struttura e si vede che in questi anni Irvine ha affinato la sua scrittura. Ma il vero plus del libro sono i fantastici personaggi, che tutti abbiamo amato: Renton, Sick Boy, Spud, Franco Begbie... E' una vera goduria vederli di nuovo all'opera nelle loro strampalate imprese. Libro imperdibile, mi sono scompisciato più volte nel leggerlo e sicuramente lo rileggerò prima o poi, in attesa del prossimo libro di Welsh (che sarà un prequel di Trainspotting, così avremo una bella trilogia). Sconsigliato alle anime candide, perchè qui si esplorano i meandri più reconditi e meno dignitosi dell'animo umano...