Il pomeriggio di un piastrellista

“Nell’aria c’era un odore pungente (...) un odore acre che gli pareva quasi l’odore stesso del tempo, quando spira attraverso il mondo. O forse era il mondo a passare attraverso il tempo?” “Si era più felici a quei tempi, era solito dire, molto più felici che in qualsiasi altro periodo, sia prima che dopo. O forse era ancora più felice da bambino?” “Quando si è vedovi, non si ha più tanto tempo come prima. O forse sì.”

Torsten Bergam non è un uomo sicuro: nonostante l’età ormai avanzata, non ha ancora capito quale sia il senso ultimo della vita, per questo è incapace di terminare un pensiero senza che un interrogativo arrivi a tormentarlo. Trascorre le sue giornate aggirandosi tra le rovine di una casa ormai abbandonata, inciampando tra un ricordo e un rimpianto, un rimorso e una possibilità mancata. Resiliente agli urti della vita, la deformazione professionale alla quale l’ha condannato il suo lavoro non gli permette di arrendersi all’esistenza come vorrebbe: è un piastrellista, e come tale votato alla precisione. Con precisione si analizza, con precisione si interroga. E continuerà a farlo anche un pomeriggio d’autunno, quando una telefonata lo costringe a rinunciare alla sua solitudine per sostituire un operaio in una casa apparentemente abbandonata.

Non troverà inquilini impazienti ad attenderlo, ma forse ritroverà se stesso. Forse.
Con la pacata solerzia tipica dei nordici, Lars Gustafsson traccia i confini della psicologia di un uomo ambiguo, indifferente alla vita ma costantemente impegnato a ricordare l’esatto momento in cui ha iniziato a disinteressarsene, e soprattutto perché. Una lettura sorprendente nella sua unicità, inafferrabile e inadatta ad ogni comparazione letteraria eppure incredibilmente familiare. Con un titolo che strizza l’occhio al poemetto di Mallarmé poi musicato da Debussy, Il pomeriggio di un piastrellista è uno dei piccoli gioielli della collana “LUCI” di Iperborea, dieci titoli ristampati con una nuova veste grafica, essenziale e significativa come i romanzi che la compongono.

Recensione di Daria Luzi
A cura del Master Professioni e prodotti dell’editoria - Collegio Universitario "Santa Caterina da Siena” in collaborazione con l’Università di Pavia