Chiudi

Aggiungi l'articolo in

Chiudi
Aggiunto

L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri

Chiudi

Crea nuova lista

Pittura murale del Medioevo lombardo. Ricerche iconografiche (Secoli XI-XIII). Ediz. illustrata - copertina
Pittura murale del Medioevo lombardo. Ricerche iconografiche (Secoli XI-XIII). Ediz. illustrata - copertina
Dati e Statistiche
Wishlist Salvato in 12 liste dei desideri
Pittura murale del Medioevo lombardo. Ricerche iconografiche (Secoli XI-XIII). Ediz. illustrata
Disponibilità immediata
23,00 €
23,00 €
Disp. immediata
Chiudi
Altri venditori
Prezzo e spese di spedizione
Librisline
23,00 € + 2,90 € Spedizione
disponibilità immediata disponibilità immediata
Info
Nuovo
Matteus
15,90 € + 2,90 € Spedizione
disponibilità immediata disponibilità immediata
Info
Usato Usato - Come Nuovo
Librisline
16,00 € + 2,90 € Spedizione
disponibilità immediata disponibilità immediata
Info
Usato Usato - Come Nuovo
Piazza del Libro
59,90 € + 3,90 € Spedizione
disponibilità immediata disponibilità immediata
Info
Usato Usato - Ottima condizione
Altri venditori
Prezzo e spese di spedizione
Librisline
23,00 € + 2,90 € Spedizione
disponibilità immediata disponibilità immediata
Info
Nuovo
Altri venditori
Prezzo e spese di spedizione
Matteus
15,90 € + 2,90 € Spedizione
disponibilità immediata disponibilità immediata
Info
Usato Usato - Come Nuovo
Librisline
16,00 € + 2,90 € Spedizione
disponibilità immediata disponibilità immediata
Info
Usato Usato - Come Nuovo
Piazza del Libro
59,90 € + 3,90 € Spedizione
disponibilità immediata disponibilità immediata
Info
Usato Usato - Ottima condizione
Chiudi

Tutti i formati ed edizioni

Nome prodotto
12,50 €
Chiudi
Pittura murale del Medioevo lombardo. Ricerche iconografiche (Secoli XI-XIII). Ediz. illustrata - copertina
Chiudi

Promo attive (0)

Descrizione


Una raccolta di saggi dedicati ai più importanti cicli di pittura murale dell'alta Lombardia (nei territori di Como, Lecco e Bergamo) fra l'anno Mille e il Duecento. Si tratta di episodi fondamentali della pittura protoromanica e romanica, qui affrontati con un taglio principalmente iconografico, volto a identificare i rapporti fra i soggetti, la liturgia e la committenza. Ciò permette di evidenziare in modo chiaro quanto i soggetti delle pitture interagiscano sempre con l'edificio e la sua funzione e ne costituiscano la "necessaria" integrazione. Nel saggio introduttivo sono esaminati elementi iconografici di lungo periodo nella pittura medievale lombarda individuandone anche le relazioni a largo raggio fra Oriente e Occidente. Per la prima volta è individuato il "programma" sotteso alla famosa parete absidale di San Vincenzo a Galliano (Cantù): un'orazione funebre di Ariberto d'Intimiano tradotta in pittura. I non meno noti e fondamentali cicli delle chiese di Civate (Lecco), da leggere in modo coordinato, sono interpretati sulla base del rapporto con lo spazio liturgico e la funzione del santuario (San Pietro al Monte), ma anche dell'esegesi biblica collegata alle istanze della riforma gregoriana (San Calocero). Una novità sono gli affreschi bergamaschi di San Michele al Pozzo Bianco, di recente scoperti e non ancora studiati.
Leggi di più Leggi di meno

Dettagli

2006
Libro universitario
207 p., ill. , Brossura
9788816407527

Voce della critica

Se l'Ouvraige de Lombardie era già famosa alla fine del Medioevo, soltanto nel 1912 La pittura e la miniatura nella Lombardia videro riconosciuto un loro profilo nel panorama della storia dell'arte europeo, con il gran libro nel quale Pietro Toesca confidava a ragione "di non aver trascurato nessun monumento di vera importanza". A distanza di quasi un secolo molte sono state le scoperte e le occasioni di approfondimento che hanno arricchito e articolato la sua ricostruzione.
Nato nelle aule dell'Università di Milano, questo libro (con testi di Elena Alfani, Ilaria Bruno, Vincenzo Cavallaro, Elena Lampugnani, Paolo Piva, Barbara Rossini, Fabio Scirea) è consacrato alla pittura murale, indagata dal punto di vista iconografico con un'ostentata attenzione per il "contesto", come mostra un saggio del curatore su San Pietro al Monte di Civate. Nel caso del santuario dedicato ai principi degli apostoli, ciò significa riconoscere l'orientamento del programma delle pitture murali e degli stucchi rispetto ai percorsi funzionali interni all'edificio ad absidi contrapposte; nonché la rilevanza dei caratteri e degli elementi romani, prima fra tutte la Traditio legis dipinta sul portale orientale e plasmata nel timpano occidentale del ciborio. D'altronde a Civate, rapporti con i cicli romani dell'Antico e del Nuovo Testamento erano riconoscibili anche negli affreschi di San Calogero. Per le scene dell'Esodo, Vincenzo Cavallaro li ha messi in luce nella loro significativa diversificazione, entro un quadro di riferimenti iconografici ampio, che in ambito settentrionale comprende in primo luogo la cattedrale di Aosta, e che esemplifica il ruolo di cerniera fra la penisola e il continente sovente rivestito dalla Lombardia nel corso del medioevo.
Tuttavia, gli interessi di questa miscellanea si concentrano sulle pitture di San Vincenzo di Galliano, vuoi per un approfondimento iconografico specifico nella Commendatio animae dell'abside (Elena Lampugnani), vuoi per le relazioni remote che suggeriscono le decorazioni del complesso voluto da Ariberto d'Intimiano. Nei suoi Itinerari artistici, Elena Alfani riprende il tema dei rapporti che la pittura lombarda mostra di avere con alcuni cicli catalani, collegamenti iconografici specifici e difficilmente dubitabili sono indagati analiticamente senza trascurare un quadro più ampio di possibili riferimenti recuperabile attraverso l'utilissima bibliografia.
L'attenzione per una collocazione europea e per la molteplicità delle possibili fonti iconografiche consente a Barbara Rossini di identificare nelle pitture già in San Giorgio di Como il martirio di Thomas Becket, forse esemplificato su un reliquiario limosino, e di postdatare ormai già entro il secolo XIII pitture che sulla base di un frammento epigrafico erano state ritenute più antiche di circa un secolo.
Novità offrono i contributi sulla decorazione della "canonica" di San Salvatore a Barzanò e sui frammenti duecenteschi riemersi in San Michele al Pozzo Bianco di Bergamo. Nell'un caso Ilaria Bruno studia il ciclo cristologico di ascendenza bizantina precisandone la rarità iconografica e dispositiva nella Lombardia della fine del XII secolo, nell'altro Fabio Scirea analizza per la prima volta la Corte celeste e l'Inferno della controfacciata e i riquadri votivi della parete sinistra. Le osservazioni iconografiche consentono di datare queste ultime pitture entro i due decenni finali del secolo, mentre il collegamento stilistico con i dipinti rinvenuti nel 2004 sull'antica recinzione presbiteriale del duomo prospetta nuove vie di ricerca sulla pittura a Bergamo; percorribili solo se gli affreschi dell'antica cattedrale saranno pubblicati e resi fruibili.
  Alessio Monciatti

Leggi di più Leggi di meno
Chiudi
Aggiunto

L'articolo è stato aggiunto al carrello

Chiudi

Aggiungi l'articolo in

Chiudi
Aggiunto

L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri

Chiudi

Crea nuova lista

Chiudi

Chiudi

Siamo spiacenti si è verificato un errore imprevisto, la preghiamo di riprovare.

Chiudi

Verrai avvisato via email sulle novità di Nome Autore