Il pittore di ventagli

Un uomo di Taiwan, voce narrante di una delicata storia; un uomo di Kobe, che cerca rifugio in una piccola località del Giappone, per riassestare il suo spirito dopo un brutto incidente; una pensione modesta ma dignitosa, crocevia di visitatori interessanti come ai tempi dell'antica Edo; un giardino giapponese inaspettatamente incantevole. E un anziano e saggio artista, un decoratore di ventagli, la cui arte misconosciuta verrà ereditata dall'uomo di Kobe, ferito nell'anima. Un racconto fatto di incanti, in cui gli elementi primari - terra, acqua, aria e fuoco - sono simboli ma anche forze che reagiscono docilmente alle cure degli uomini, o agiscono indipendentemente, seguendo la propria distruttiva natura, ribaltando la serenità in disperazione, rivoltando il magnifico giardino in rovina. Un romanzo delicato, pur nella narrazione di eventi orribili, ed evocativo, scritto da Hubert Haddad e pubblicato nel 2013, ispirato dalla tragedia del sisma avvenuto nel 2011,

Ho scelto questo titolo ad occhi chiusi non conoscendo l'autore ma è stata una piacevole sorpresa. Consigliatissimo.

"Canto di mille autunni il mondo è una ferita che un sol mattino risana" Tre versi che racchiudono il contenuto di questa piccola meraviglia.