Piccolo viaggio nell'anima tedesca

Una sequenza di parole tali da individuare situazioni specifiche come (forse) nessun'altra lingua riuscirebbe a fare. E così abbiamo "l'insozzatore del nido", noi, con minor resa emotiva diremmo "quello che sputa nel piatto dove mangia"; il "pensatore laterale", per noi una sorta di personaggio caratterizzato da ambiguità di pensiero, e, quindi, non affidabile; "l'amicizia tra uomini". Insomma parole tedesche, uniche, ancorché lunghe, che noi tradurremmo in sorta di locuzioni. Parole che individuano un microcosmo situazionale che si dilata in scavo intrinsecamente psicologico. Il libro ce ne dà conto restituendoci una visione rinnovata di un popolo che noi vorremmo perennemente in espiazione.

Un saggio breve, che partendo dal significato di alcune parole, permette di conoscere meglio la società tedesca. Weltanshauung (Visione del mondo), Zweisamkeit (Solitudine a due), Männerfreundschaft (Amicizia tra uomini), Wanderweg (Sentiero per le gite a piedi) sono solo alcuni esempi delle parole usate nel libro. Sono tutte parole che in italiano possono essere tradotte solo con allocuzioni più complesse. Del resto il tedesco ha ben 100.000 parole più dell'italiano. Un saggio semplice e chiaro adattissimo ai non addetti ai lavori, che vogliono conoscere un po' meglio questo popolo dalla grande e complessa storia.

Libriccino che indaga sulla cultura tedesca tramite un elenco di parole particolari ("Schadenfreude" e "Weltanschauung" sono le mie preferite), ancorandovi storia, politica, pensiero comune, opere artistiche e collegandola a varie personalità tedesche le cui vite hanno lasciato un'impronta soprattutto in relazione a ciò che quella parola significa.