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Piccolo mondo antico. Ediz. integrale - Antonio Fogazzaro - copertina
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Descrizione


Il romanzo più conosciuto di Antonio Fogazzaro, si apre sul lago di Lugano. Il lago è il testimone della storia d'amore fra Luisa e Franco, un amore difficile a causa delle differenze sociali. Attorno ai due personaggi ruotano tutte le altre figure come la marchesa nonna di Franco, che si oppone all'unione fra i due, il professor Gilardoni, e altri personaggi di un mondo di provincia nell'Italia risorgimentale. Fra i temi del romanzo: la diversità fra Luisa e Franco, la crisi del loro rapporto che finisce in un dissidio di natura religiosa, la contesa sul testamento, le vicende di natura patriottica.
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Dettagli

2010
Tascabile
27 maggio 2010
288 p., Brossura
9788854120266

Valutazioni e recensioni

4/5
Recensioni: 4/5
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B.B.
Recensioni: 4/5

Questo romanzo venne spesso citato dalla mia insegnante di lettere ai tempi del ginnasio ed oggi, a distanza di oltre trent’anni, ho deciso finalmente di leggerlo. Non commenterò il fervente nazionalismo antiasburgico di cui le sue pagine sono pregne e nemmeno il fatto che in esso appaiono continuamente dialoghi in dialetto (è ambientato in Valsolda), così come non commenterò altri elementi. Piuttosto, spenderò qualche parola per ciò che maggiormente mi ha colpito: la caratterizzazione del personaggio di Luisa che, come afferma Giulio Cattaneo, “è veramente la protagonista del romanzo e a lei è più vicino Fogazzaro”. Una donna "atea" che, per tale motivo, si trova a vivere in continuo attrito col marito “credente”. Questa caratterizzazione non è casuale: penso che la coppia rappresenti bene il travaglio interno dell’autore. Infatti, il romanzo venne pubblicato nel 1895, ovvero dopo il suo “ritorno” alla fede cattolica, la pubblicazione del “Malombra” (carico di occultismo e spiritismo) e l’incontro con mons. Bonomelli, personaggio “vicino alle nuove correnti del modernismo”. Chi è il “modernista”? Fondamentalmente, si tratta di un individuo che piega la religione alla sua razionalità. Questi, pur essendo uno scettico, non vuole rinunciare al conforto della religione e cerca di creare un compromesso tra razionalità e fede, così da non rinunciare alla seconda pur negandone i presupposti. Il “modernista” ha una religione di comodo che si inchina a scienza e tecnica, mettendo gli umani desideri dinnanzi ai doveri verso Dio. Mutuando Bauman, la sua è una religione “liquida” che si adatta al contenitore della storia. Ecco, Luisa incarna bene l’ateismo, più o meno consapevole, del “modernista”. Emblematico in tale senso il suo sfogo: “Non hai capito che non ci credo al suo Paradiso? Il mio Paradiso è qui!” (parte II cap.10). Non è un capolavoro, ma certamente un buon romanzo.

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Vale
Recensioni: 3/5

A tratti un po' pesantuccio quando si dilunga in disquisizioni filosofiche e patriottiche, ma anche questo fa parte del fascino di questo libro, considerando il periodo in cui è stato scritto e i sentimenti che lo animavano. Molto evocative e pregnanti le descrizioni dell'ambiente naturale del Lago di Lugano e delle montagne circostanti, sembra proprio di sentire lo sciabordio delle onde e il soffio della Breva...Divertenti anche gli atteggiamenti e il dialetto terra terra delle macchiette tipiche dei paesini sperduti. Anche la storia tra Franco e Luisa merita x cui, in conclusione, se si riesce ad adeguare il passo troppo veloce dei nostri tempi con quello più lento del piccolo mondo antico è una storia che fa piacere leggere.

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Moreno C.
Recensioni: 3/5

Questo romanzo non può mancare tra le letture di chi vuole impreziosire il proprio bagaglio culturale. Leggermente noioso all'inizio (per nessun'altro motivo che la nostra inabitudine ad un certo stile di centosedici anni fa), diventa sempre più avvincente mano a mano che gli eventi si sviluppano. Al di là di questa soggettiva impressione restano tuttavia da riconoscere in maniera innegabile la bella capacità di Fogazzaro nel descrivere i moti dell'animo (mirabile la resa dei sentimenti reciproci dei due innamorati protagonisti della storia) ed il coraggio del libro nell'affrontare, con una sensibilità ed una dolcezza uniche, temi affatto semplici e leggeri: sopra tutti quello sul conflitto tra il dedicarsi alla pura Fede ed il vivere secondo una morale laica ed ispirata alla Natura.

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Antonio Fogazzaro

1842, Vicenza

Scrittore italiano. Nato da una famiglia borghese impegnata in prima linea nella lotta contro gli austriaci, il giovane Antonio ha come insegnante il poeta Giacomo Zanella (dopo essere stato, secondo la sua stessa testimonianza, un enfant prodige).Conseguita la laurea in legge, a Torino nel 1864, si trasferisce a Milano, dove resterà per i successivi cinque anni. Dopo essersi sposato, e dopo aver fatto rientro - stavolta definitivamente - nella sua natìa Vicenza, dedicandosi all'attività letteraria.Al 1874 risale il poemetto "Miranda", mentre la raccolta di liriche "Valsolda" data a due anni dopo. In entrambe le composizioni si possono leggere i temi che informeranno la sua opera: una certa vaghezza sentimentale unita all'attenzione alla realtà; sommesse inquietudini...

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