Piccola ape

Il romanzo viene narrato in alternanza da Little Bee, e da Sarah, uniche protagoniste della storia, e se Sarah nel suo capitolo descrive la sua angoscia, i suoi sentimenti, e il suo modo di pensare; Little Bee guarda il mondo in un modo singolare, del tutto sopra le righe, l'originalità nelle sue storielle, nel pensare cosa avrebbe raccontato le stranezze dei bianchi alle ragazze del suo villaggio sarebbe tornata in Nigeria, i fraintendimenti ed il suo prendersi gioco delle persone che incontrerà nel corso del suo viaggio, contribuiscono a delineare quell'elemento di comicità che controbilancia invece l'estrema drammaticità, a volte estremamente dura e cruda che contraddistingue il romanzo, più e più volte la lacrima è facile a scendere, soprattutto quando ci si affaccia da una finestra che sporge su una terribile situazione, inumana ingiustizia, quella delle donne oltre che della popolazione di un paese come la Nigeria ed in secondo luogo quella di coloro che per fuggire da un inferno devono ancora lottare contro quelli dell'Emigrazione. Chris Cleave scrive una storia mai letta in questo modo, non avete mai conosciuto personaggi come Sarah e Little Bee, innamorarsi di loro sarà estremamente rapido grazie ad una straordinaria caratterizzazione. Non mancano i dialoghi straordinari, quello che sono davvero il punto forte del romanzo, se i racconti di Little Bee sono estremamente toccanti, i discorsi di Sarah, i litigi con Lawrence, con quei momenti di estrema solitudine interiore, Sarah deve sopravvivere ad un dolore e vuole e deve lottare per la vita di Little Bee, perché si è posta questo obbiettivo. Infatti il personaggio di Sarah subisce un'evidente mutazione nel corso del romanzo, se anche lei all'inizio regge il peso di un enorme lutto, insieme all'angosciante vicenda che si porta dentro (quella del viaggio in Nigeria), dopo l'arrivo di Little Bee comincia una lotta contro sé stessa, per riemergere. Un romanzo imperdibile!

Un buon racconto, tutto sommato verosimile. Molti gli spunti che aprono il campo alla riflessione: è giusto detenere persone che giungono in Europa senza una preventiva autorizzazione? E' onesto discriminare? Le regole sono come ragnatele, fatte per imprigionare i piccoli deboli e lasciar passare i grossi forti. L'occidente si è avvolto in fitte regole che lasciano passare i mafiosi, i trafficanti di droga, i delinquenti e fermano i poveri cristi, spesso in fuga per la salvezza, proprio come nel caso della ragazza protagonista di Piccola ape. Da leggere.