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Descrizione


Protagonista è Andrea Sperelli che incarna la quintessenza di una società vacua, annoiata dalla sua cinica raffinatezza. Andrea agisce secondo l'esigenza estetica di vivere per il piacere: un piacere di cui, perduta Elena, avverte lo squallore e la malinconia, ma a cui non sa rinunciare, avendo fatto dell'estetica un'etica. Per questo, dopo una serie di frivole avventure, egli cerca di rivivere con la pura e sensuale Maria le sensazioni già provate con Elena, inseguendo un "oltrepiacere" nella fusione di due contrapposte bellezze.
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Dettagli

1995
Tascabile
LIX-456 p.
9788811585664

Conosci l'autore

Gabriele D'Annunzio

1863, Pescara

Debuttò giovanissimo con la raccolta di versi Primo vere (1879), cui seguì nel 1882 Canto novo, nel quale è evidente l’imitazione di Carducci temperata da una già personale vena sensuale e naturalistica. A Roma, dove iniziò (ma non concluse) gli studi alla facoltà di lettere, D’Annunzio visse all’insegna della mondanità e dell’estetismo, sempre alla ricerca di nuove sensazioni in nome di un compiaciuto erotismo al quale sarebbe rimasto fedele sino alla fine con ossessive varianti. Dal decadentismo europeo assimilava, intanto, ideali di sensibilità e di raffinatezza e il gusto del tecnicismo formale: nacquero così, accanto ad alcune raccolte di versi, romanzi come Il piacere (1889), Giovanni Episcopo (1891)...

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