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scheda di De Federicis, L. L'Indice del 2000, n. 07
Marco Cerruti continua a scavare nel Settecento, il campo che pi— appartiene al suo mestiere di studioso, con speciale attenzione alla procellosa svolta verso l'Otto. In questo libriccino dal bel titolo raccoglie studi, gi… usciti nel '98 in sedi sparse e varie, tutti centrati su figure e motivi della cultura letteraria italiana che vanno emergendo dagli archivi negli ultimi anni. Sono quattro studi che, attraverso epistole diari carteggi, trattano di paesaggi e di amori, amicizie, montagne e del mutare di mentalit… e sensibilit…; con un primo capitolo che li introduce e raccorda, e che s'intitola (bel titolo, anzi bellissimo) Fra il mal di vivere e i suoi rimedi. Qui Cerruti definisce l'"intelligenza laica", ovvero la parte di "ceto dei colti" di cui si sostanzia in Italia la cultura dei lumi distinguendosi dal cattolico pessimismo antropologico di un Alfonso di Varano. E, in controtendenza con il formulario ideologico corrente sul deprecato illuminismo, ce ne restituisce il ricco tessuto relazionale, percorso da strappi e tensioni, sullo sfondo di una storia che sfugge al controllo mentale e si fa rivoluzionaria; o di una natura che appare ora da contemplare esteticamente ora da (materialmente) temere. Spiccano perci•, anche nel mondo intellettuale minore (ma Rousseau e Voltaire e Diderot sono a portata di mano), i percorsi antinomici della solitudine e della socievolezza; e quello ben noto dell'eudemonismo affiancato o contrapposto al riconoscimento del male radicale. La riflessione settecentesca su felicit… pubblica e privata s'incupisce (senza rimedio?) nei suicidi di Werther e Ortis. Ma bisogna esser grati a Cerruti per l'arte con cui sceglie le citazioni. E consolarci con il riformismo di Pietro Verri, secondo il quale da una societ… razionalmente organizzata ci si pu• aspettare non che sia felice, ma che sia tale da "rendere pi— piccola la nostra infelicit…".
Lidia De Federicis
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