Il piacere degli uomini

Con immane fatica, ho finalmente concluso la lettura di questo libro. Ancora una volta fuorviata dalla quarta di copertina, mi sono ritrovata tra le mani un'opera decisamente difficile da connotare. L'autrice rende fin troppo vivida la Londra dei bassifondi del 1800, con tutte le brutture, le sozzure, lo squallore, la fame e la violenza tipiche del periodo, ma, su questo sfondo già così pesante, ecco apparire la torbidezza delle ossessioni della protagonista e degli altri personaggi, che crea un'insieme talmente confuso e contorto che rende impossibile trovare il bandolo per collegare e dare un senso agli eventi narrati. Come un naufrago sbattuto a riva dopo un immenso fortunale, mi trovo ansante e stordita, dopo questa lettura, a chiedermi il senso di questo libro. L'epilogo, poi, è assurdo e non chiude le numerose questioni aperte inutilmente in corso di narrazione. Morboso, infestante, terribilmente deludente.

E' un libro molto ambizioso, ma altrettanto sconclusionato e superficiale. A parte le morbose fantasie della protagonista, per le quali leggendo si spera sempre e inutilmente di trovare una spiegazione nel suo passato, l'atmosfera dell'epoca è travisata e parziale, la vicenda è sconnessa, inutilmente frammentata e del tutto gratuita, le motivazioni dei personaggi rimangono inespresse e, nel complesso, alla fine si rimane con un'unica chiara impressione: libro inutile e anche scritto male, mero tentativo di operazione commerciale non riuscita.

Che dire di questo libro, l'ho comprato a scatola chiusa, senza aver letto neanche una recensione, attratta dalla copertina, che è senza dubbio è l'unica cosa bella del romanzo. La storia è narrata in maniera terribile, l'autrice passa da una storia a un'altra in continuazione, non facendoti capire chi è il narratore, in quel capitolo. La protagonista è senza dubbio un'inetta che non ha niente di meglio da fare che immedesimarsi in un serial killer descrivendo con particolari inutili, atti di violenze e stupri ai danni di giovani donne. Non sopporto la violenza, ecco perchè questi particolari li ho trovati eccessivi e soprattutto non fondamentali ai fini della storia. Lo sconsiglio fortemente, anche perchè vengono messi in evidenza gli aspetti più moralmente degradanti del 1800. Un consiglio per chi lo volesse comprare ugualmente; alla fine del libro è presente la nota storica, non la leggete prima di finire il romanzo, poichè l'autrice cita il nome dell'assassino.