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Perseguitati anche i cattolici solo per religione. Preti Frati Vescovi, incarcerati perche' riluttanti per fede a condividere una dittatura brutale ed assassina su vasta scala. Soffrirono e morirono nei Lager, nessun rispetto per l'abito talare anzi schernito ed umiliato perfino dai carcerieri nati e cresciuti nella religione cattolica. La realta' del Lager nazista e della sua dittatura, dove l'unico credo per l'Uomo doveva essere il nazismo e il suo capo supremo Hitler. Proibire all'Uomo la propria fede religiosa ed annientarne i capi spirituali e' la pretesa di negare all'Uomo l'esistenza dell'anima e quindi l'esistenza dell'umanita' stessa.
Recensioni
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Jean Bernard venne arrestato in Lussemburgo il 6 gennaio 1941 dalla Gestapo, la Polizia segreta di Stato tedesca, e dopo interrogatori senza esito venne trasferito nel campo di concentramento di Dachau, che in quel momento annoverava circa 12.500 detenuti. L'allora trentaquattrenne sacerdote rappresentava per i nazisti un personaggio scomodo, perché non approvava l'annessione del suo paese fatta da Hitler. Era il numero 25487 e, in quanto sacerdote cattolico, venne assegnato al cosiddetto "Pfarrerblock" ("Reparto preti"). In totale a Dachau sono passati 2.796 preti. Quando la morte già aveva mietuto molte vittime e Jean Bernard pensava di avere chiuso ormai la sua vita terrena, all'improvviso venne rilasciato, probabilmente grazie all'influsso dell'amministrazione militare tedesca di Parigi. Scrisse allora queste pagine che si leggono come un diario. Nella loro semplicità non tradiscono sentimenti di odio o di vendetta; soltanto raccontano avvenimenti che non possono e non devono essere dimenticati.
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