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David B., l'autore forse più interessante e innovativo del fumetto francese di questi ultimi anni (Cronaca del grande male, Rasputin!, 1999), ha elargito un ottimo consiglio a una sua giovane amica, Marjane Satrapi, illustratrice iraniana trasferitasi da qualche tempo a Parigi. Le ha suggerito di narrare in un fumetto la storia della sua infanzia e adolescenza in Iran, realizzando così la prima bande dessinée della storia persiana. Satrapi ha saggiamente seguito il consiglio e il risultato è a suo modo straordinario. Questo primo volume (il progetto ne prevede quattro, di cui in Francia sono stati finora pubblicati i primi due) si apre sul cortile di una scuola elementare iraniana del 1980, dove le bambine giocano con un nuovo capo di vestiario, da poco divenuto obbligatorio, il foulard: una ne ha legati due insieme per saltare la corda, un'altra se li pone sul viso e gioca al "mostro delle tenebre", una terza li usa come briglie per giocare a fare il cavallo. È un'immagine significativa a partire dalla quale l'autrice descrive, attraverso lo sguardo partecipe e interrogativo di Marjane, bimba privilegiata della buona borghesia, figlia di comunisti, e discendente, addirittura, dalla famiglia regnante prima dell'avvento dei Pahlawi, i due anni cruciali in cui la rivoluzione contro il regime dello shah si trasforma in rivoluzione islamica. Marjane dice che da grande vuole fare il profeta, ma nel frattempo gioca alla manifestazione travestita da Che Guevara, parla con Dio nel segreto della sua stanza e legge un libro illustrato sul materialismo dialettico. Gli eventi che scuotono il paese, deformati dalla sua immaginazione, nonché dai racconti dei grandi, e resi con un asciutto bianco e nero che sposa la tradizione persiana della miniatura e lo stile straniante e infantilmente caricaturale di David B., raggiungono anche Marjane, che vive la fine dell'entusiasmo per la cacciata dello shah e l'inizio della repubblica islamica. Il volume si conclude su una bimba spaesata, privata di tutti i suoi punti di riferimento, che naviga sperduta in mezzo allo spazio mentre una voce dall'esterno le grida "Marji corri in cantina! Ci bombardano!!!". È iniziata la guerra, ma questa è un'altra storia e verrà raccontata nel prossimo volume. Ci auguriamo che la Lizard lo traduca e lo pubblichi al più presto.
Chiara Bongiovanni
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