Perle ai porci o Dio la benedica, Mr Rosewater

“Uno dei protagonisti di questa storia, storia di uomini e donne, è una grossa somma di denaro, proprio come una grossa quantità di miele potrebbe essere, correttamente, uno dei protagonisti di un storia di api.” Questo è l'incipit di un romanzo fuori dagli schemi (logici e narrativi) che narra di un protagonista ancor piú fuori dagli schemi; un libro visionario scritto da un autore assolutamente geniale. Vedere sempre il generale nel particolare, ecco il tratto distintivo del genio rispetto all’uomo comune secondo Schopenhauer. Vonnegut possedeva la rara capacità di cogliere l’essenza delle cose che è propria della genialità. Personalmente in ambito letterario (lo stesso discorso non vale invece per la pittura) preferisco il talento (nella sua forma piú grandiosa, assai rara) al genio, ma di fronte a quest'ultimo mi inchino con ossequio. Dio la benedica, Mr. Vonnegut

Gran bella storia, ironicamente triste nel sviscerare le ombre del sistema economico statunitense. Racchiusa in un libricino di neanche 200 pagine, c'è racchiusa tutta la realtà del "sogno americano", con un figlio di papà/presunto folle/utopista/pompiere che vuole creare la sua opera d'arte: aiutare gli scartati. Libro scorrevole, anche ironico, qualche volta pure bizzarro, sicuramente da leggere tra quelli di Vonnegut (magari non per primo, così da approcciarsi meglio allo stile dell'autore), unica nota negativa: qualche errore grammaticale nella presente versione, che non rovina la lettura anche se si poteva benissimo correggere.

non aspettatevi il politicamente corretto da Vonnegut. Un libro tanto breve quanto zeppo di provocazioni taglienti, ironia, giochi di parole e doppi sensi.