Per legge superiore

Il tema scelto da Fontana per questo romanzo è di quelli destinati a rimanere attuali e spinosi. Il rapporto tra fatti e verità, tra legge e giustizia, dà sempre vita a innumerevoli domande, apre a riflessioni che sfociano in una catena di dubbi senza risposta certa. Roberto Doni, il protagonista del romanzo, si ritrova ad avanzare dentro un tormento interiore circolare e cedevole, qualcosa da cui è riuscito a mettersi al riparo negli anni in cui ha costruito la sua carriera di magistrato scrupoloso e retto. Con il tempo si scopre - noi come Roberto Doni - che nulla può prescindere dalle nostre scelte etiche rispetto agli ostacoli che decidiamo di superare, alle convinzioni che ci hanno accompagnato da sempre e di cui a un tratto si vedono le crepe. Un grande tema, davvero importante, che a mio avviso qui non si sviluppa quanto potrebbe. È come se nulla prendesse mai quota attraverso la narrazione. Tutto il processo di maturazione di un pensiero rimane come imprigionato nella sobrietà del protagonista. Intuibile ma imprigionato.

Libro scorrevole e di facile lettura.

Dopo aver letto "Prima di noi" e averne apprezzato moltissimo la scorrevolezza e la piacevolissima scrittura, sento come il bisogno di farmi raccontare qualsiasi storia da questo autore. E sotto questo punto di vista, "Per legge superiore" non delude: anche se scritto 10 anni fa, la scrittura è sempre la stessa, a mio parere splendida. Interessanti anche gli spunti di riflessione sull'etica della giustizia che si possono trarre dalla trama. Consigliato.