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Il pensiero che muove
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1998
1 settembre 1998
122 p.
9788883192319

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Il film è un oggetto da analizzare e un soggetto altro col quale comunicare.Il film costituisce un flusso di pensiero, in ragione di una partecipazione attiva dello spettatore: costui ripercorre il percorso stesso del film, guarda con gli occhi di un altro, ma, non vede le stesse cose. Percorre medesimi spazi, con referenti diversi, per approdi diversi.Il film è magia dello sguardo, lo sguardo riunisce i fotogrammi e rende così visibile l'invisibile.Per lo spettatore, il film ha funzione d'interlocutore creativo: lo scarto tra i due sarà tanto più grande quanto più grande è il grado di fantasia che i procedimenti testuali pongono in atto... Il cinema rileva anche il lato emozionale, non-visto, della realtà; è in grado di rendere percepibile anche quel che non appare! il filmico fabbrica una dimensione diversa, una immagine in cui realtà, movimento e suono risultano falsi.Se è vero che una foto non può prescindere dalla luce, è pur vero che il nero, nel cinema, è parte integrante: arresta il "falso movimento", introduce il concetto di stasi nel flusso delle immagini.Insomma, ha la stessa forza espressiva del colore.Griffith usò il nero come elemento di raccordo tra azione e riflessione (Intolerance).Nel cinema, vedibile e leggibile sono "rappresentazioni dell'immaginazione" (Kant), cioè momenti contemporanei.Godard, nelle immagini, individuò le cose e le cause delle cose: egli mette da parte la storia del film, il vedibile, e fa riflessioni dialettiche filmicamente filosofiche:usare criticamente il pensiero e permettere ai propri sensi di avviare la riflessione.Un film necessita d'intermediazioni per essere letto e sentito:è un testo aperto in cui si attivano i percorsi dell'interpretazione.Realtà e immaginario hanno identiche forme percettive: attraverso il cinema conosciamo la realtà del nostro immaginario.Nel cinema di Rossellini il personaggio costituisce il punto di partenza: necessita d'essere accompagnato, d'essere colto nella sorpresa.Il pensiero muove il personaggio in uno spazio e in un tempo immaginari!

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