Pensieri

Ebrea, più o meno allieva di Heidegger, convertitasi (per “chiamata”) al cattolicesimo entra in un monastero di clausura, nel 1942 viene condotta ad Auschwitz dove muore. Alcuni suoi pensieri: più che la ragione, è la via della fede che ci dà Dio; nei pensieri ricorre l’essere e il suo enigma, il nulla, ma anche l’amore e la donazione come atto libero; la vita divina che si sviluppa nell’anima non può essere altro che vita trinitaria; Dio conduce ciascuno per una via particolare; nel suo piano egli sa sfruttare anche i nostri sbagli, se li deponiamo sul suo altare; è nella natura delle cose (...) porsi nelle mani di Dio; non si è tenuti a dire tutto a tutti; il mistero dell’Incarnazione e il mistero del male sono strettamente congiunti; il mezzo educativo più efficace (..) non è l’istruzione, ma l’esempio vivente; la fede è conoscenza oscura; gli uomini sono inconsistenti e anelano a una consistenza. Vogliono una verità tangibile e piena di contenuto che li mantenga in vita; la santa discrezione è essenzialmente diversa dalla naturale acutezza di mente. Essa non discerne alla maniera ragionativa dell’intelletto umano, ma come l’occhio che, alla chiara luce del giorno, distingue senza fatica dinanzi a sé i contorni precisi delle cose. Un libriccino di una pensatrice interessante, la quale ha cambiato molte persone.