Peccato mortale

Gli scrittori americani sono decisamente sopravvalutati.

Adoro Patterson però in questo libro trovo un pò esagerata la vicenda.

James Patterson (coadiuvato come sempre da uno stuolo di fedeli writers) aggiunge questa nuova opera alla collana delle “Donne del Club Omicidi”, un buon giallo sicuramente, che si legge piacevolmente, senza proporre quesiti esistenziali né turbarci più di tanto. E’ forse per questo che vende milioni di copie al mondo: i suoi gialli sono un innocuo e poco impegnativo passatempo, per riempire quelle poche o tante ore di pausa nell’attività lavorativa senza lasciare tracce indelebili. Il nuovo thriller è comunque costruito bene, meglio di tanti altri, tirati via così, alla carlona, talora con un labile filo conduttore. Qui invece almeno due delle quattro protagoniste, intendo il sergente Lindsay Boxer e l’avvocato Yuki Castellano (più del medico legale Claire e della reporter-scrittrice Cindy), svolgono attività investigative di impegno, non prive di particolare tensione emotiva, volte a smascherare nientemeno che una banda di poliziotti che, a volto coperto, commettono una serie di rapine e omicidi ai danni di spacciatori e ricettatori, impossessandosi di grandi quantitativi di droga e di denaro sporco. A San Francisco l’allerta è al massimo, è difficile e pericoloso individuare le mele marce, ma, grazie all’aiuto di preziosi informatori, le trame criminose vengono alla luce ed i colpevoli, almeno quei pochi che sopravvivono, sono assicurati alla giustizia.