Paure totali

La libertà di narrare le cose amate, la confusa e commossa tavolozza di dentro, tutto ciò che scuote e impiglia le storte particelle di un ricordo riversando nella scrittura ogni peccato adorato, ogni lucida scaglia di fedeltà alle proprie debolezze, ogni fastidio per un potere vomitevole, ogni malsano ciglio di una realtà senza sviluppo. Un viaggio fra riuscitissimi amori sbrindellati e bevute come fiumi che salvano, una nascosta biografia di desideri esauditi o meno (tanto è uguale) in un catalogo di episodi il cui tratto comune alla fine è il perdersi nella vita, nelle sue oneste disobbedienze, nel sogno che veleggia in un bicchiere, nella poesia di un gesto che può da solo andar contro a interi anni di schifo politico. Un diario bellissimo, il credo di un angelo che alza il calice contro tutto, anche contro se stesso, ma in prose d'amore verso la vita nelle quali la rivolta e il sollievo si scontrano in un omaggio a quel poco di essa che salva e fa andare avanti. Lo sguardo di un gatto, una birra fresca, il culo di una donna. Bozzetti di cuore diluiti in racconti meravigliosi.