Passione semplice

.".. Ho misurato il tempo in modo diverso, con tutto il mio corpo. Ho scoperto di cosa si può essere capaci, cioé di tutto. Desideri sublimi o mortali, assenza di dignità, credenze e comportamenti che trovavo insensati negli altri, finché io stessa non ho fatto a essi ricorso". Annie Ernaux si descrive. Una passione che sconvolge ogni istante della sua vita mentre la vive, mentre non la può più vivere e così la descrive. Lo suggerisco, in particolar modo a chi può ritrovarsi nelle sue parole.

L'uomo amato è andato via per sempre. Di lui restano solo i pensieri scarabocchiati nell'attesa di un nuovo incontro, che raccontano una passione semplice, primordiale. L'autrice li riordina e li ripercorre, riassaporando il piacere lussuoso di quell'incendio che ha infiammato la sua ordinaria vita borghese. La cronologia asciutta e priva di fronzoli di una passione semplice.

Un racconto lungo che scava in un momento/episodio particolare della vita dell'autrice, che ci ha abituato al suo raccontarsi senza filtri. In molte si ritroveranno nei pensieri e nei comportamenti quasi ossessivi della protagonista alle prese con una relazione/passione che oggi definiremmo al limite del tossico. Non so se è per la brevità della storia e anche per la pochezza del materiale offerto dalla vicenda stessa, ma l'ho apprezzato molto meno di altri libri di Ernaux