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La passione di Goya - Jean-Claude Carrière,Milos Forman - copertina
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Descrizione


Mentre il XVIII secolo si avvia al tramonto tra i fuochi e i lumi della Rivoluzione francese, in Spagna l'Inquisizione torna a rialzare la testa. I tribunali ecclesiastici e i boia sono messi in allarme, padre Lorenzo Casamares è stato chiaro: ogni sospetto equivarrà a una condanna e tanto denso salirà in cielo il fumo dei roghi, da soffocare il vento di libertà che soffia dalle vicine terre di Francia. In questo clima di terrore e di aspettativa, anche Francisco Goya, pittore di corte di re Carlo, presta alla Santa Chiesa il suo talento e tratteggia sulla tela gli occhi severi e pensosi di Lorenzo. La bottega è scura ma, appeso a una parete, riluce il ritratto di una giovane donna, musa ispiratrice del maestro: è Inés, la bella figlia del più ricco mercante di Madrid, che ora giace in carcere, con l'assurda e infondata accusa di praticare in segreto riti ebraici. Lorenzo le fa visita ogni notte e con lei prega ma, più forte della fede, l'amore carnale lo travolge, trascinando in terra il paradiso. Braccato dalle voci di uno scandalo, il giovane frate fugge oltre i Pirenei, mentre Inés, stringendo al petto un fagotto di stracci, ne aspetta ostinata il ritorno. Ma, come lei, la Storia è paziente e, mentre nuovi condottieri allungano la loro ombra sulla vecchia Europa, non sembra avere fretta: quante tele dovranno essere dipinte, quante passioni consumate, prima che la vendetta, crudele, si compia?
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Dettagli

2007
300 p., Rilegato
9788817014380

Valutazioni e recensioni

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Ricki
Recensioni: 5/5

Un libro bellissimo,il libro scritto per il meraviglioso film di Milos Forman(anche autore del libro)L'ultimo Inquisitore.Un libro per niente noioso.Un romanzo interessantissimo.Non parla di Goya ma dell'inquisizione spagnola e della brutalità che si respirava a quei tempi.Da leggere

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Andrea
Recensioni: 5/5

Cara Sophia, capisco la tua delusione se cercavi un testo su Francisco Goya, ma stava a te sapere che questo libro non è altro che il supporto con cui Milos Forman ha girato il suo bellissimo film, adesso nei cinema italiani col titolo L'ULTIMO INQUISITORE. Opinione personale, ma come evito i romanzi tratti da sceneggiature di film, io tendo a evitare libri che non sono nati per essere libri a se stanti ma sono raccolte di materiale usato per altro (in questo caso un film).

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sophia
Recensioni: 1/5

vergognosamente noioso.non fatevi ingannare come me dal titolo.se pensate di trovare il Goya Artista, o il Goya Uomo, o uno straccio di descrizione, o anche solo di citazione di un'opera, scordatevelo. Goya compare giusto un pochino all'inizio e un tantino alla fine, è relegato a personaggio satellite o anche meno.tutto ruota intorno ad una pazza di cui non si capisce niente, personaggio dallo spessore totalmente nullo, anche eliminandola non cambierebbe la storia...che poi storia non è!c'è questo inquisitore che...ma ci è o ci fa? e quelle enormi parti in cui si tenta di spiegare la situazione politica e sociale della Spagna sono copiate pari pari da un libro delle medie.gli autori si potevano risparmiare il pesantissimo copia-incolla.. noia, noia e delusione. Ancora una volta qualcuno ha tentato di scrivere di un artista di cui si rende conto non sapere nulla, e lo usa come esca nel titolo.io ho abboccato.. ultima cosa:dovevano mantenere il titolo originale "i fantasmi di Goya". La passione di Goya non c'entra NIENTE.

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Conosci l'autore

Jean Claude Carrière

1931, Colombieres-sur-Orbes

Nato in una famiglia di viticoltori. Ha pubblicato il suo primo romanzo, Lézard, nel 1957 e ha iniziato a collaborare con Luis Buñuel nel 1962, continuando sino alla morte del grande regista diciannove anni dopo, firmando le sceneggiature di Diario di una cameriera, Bella di giorno, La via lattea, Il fascino discreto della borghesia, Il fantasma della libertà, Quell'oscuro oggetto del desiderio. Parallelamente ha proseguito la carriera di drammaturgo e adattatore, in particolare con Jean-Louis Barrault e Peter Brook (La tragedia di Carmen, 1983; Il Mahabharata, 1989). Tra le sceneggiature originali, Il ritorno di Martin Guerre, Prix César come miglior sceneggiatura nel 1983. Ha anche adattato per il cinema opere letterarie come Il tamburo di latta per Volker Schlöndorff...

Milos Forman

1932, Cáslav

"Nome d'arte di Jan Tomás F., Regista statunitense di origine ceca. Studia regia alla scuola di cinema di Praga, lavorando poi come presentatore in televisione e come sceneggiatore e aiuto-regista nel cinema; dal 1957 al 1961 partecipa a Laterna magika (Lanterna magica), collettivo di registi e sceneggiatori interessato all’allestimento di spettacoli che combinano teatro e cinema, rifacendosi all’esperienza delle avanguardie europee tra le due guerre mondiali. Negli anni che preparano la breve ma intensa «primavera di Praga» maturano rapidamente le condizioni per il suo esordio alla regia, che avviene con Konkurs (1963), largamente influenzato dai principi del «cinema verità», come anche i successivi L’asso di picche (1964) e Gli amori di una bionda (1965). Nel generale processo di svecchiamento...

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