Partitura d'addio

Dopo "Treno di notte per Lisbona", Mercier si conferma un autore capace di toccare le mie corde. Mi entra dentro, mi emoziona.

Un libro splendido, toccante che descrive, con grande umanità, il destino che lega il padre vedovo nel crescere la figlia Lea completamente annullata dalla morte della madre. Quando la figlia si “risveglia” dalla completa apatia nel sentire suonare un violino, il padre è contento e sollevato. Aiuta la figlia nello studio della musica e il suo grande talento la porta, in pochi anni , ad esibirsi davanti ad un pubblico sempre più vasto ed esigente. Ma per Lea non sono solo successi, la vita diventa rinuncia di tutto tranne che delle incessanti ore di studio e di perfezionamento,. Un demone si è ormai impossessato di entrambi, nel padre che commette reato per acquistare un violino eccezionale che inciderà pesantemente nella sua carriera lavorativa e nella figlia per lo stress nel cercare la perfezione anche attraverso nuovi insegnanti. Fin dalle prime pagine grava un'atmosfera di attesa e di sciagura, che coinvolge il lettore rendendolo “attivo e partecipe” sempre in attesa di qualcosa. Molto consigliato.