L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri
IBS.it, l'altro eCommerce
Cliccando su “Conferma” dichiari che il contenuto da te inserito è conforme alle Condizioni Generali d’Uso del Sito ed alle Linee Guida sui Contenuti Vietati. Puoi rileggere e modificare e successivamente confermare il tuo contenuto. Tra poche ore lo troverai online (in caso contrario verifica la conformità del contenuto alle policy del Sito).
Grazie per la tua recensione!
Tra poche ore la vedrai online (in caso contrario verifica la conformità del testo alle nostre linee guida). Dopo la pubblicazione per te +4 punti
Tutti i formati ed edizioni
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
Strumento valido. Poco entusiasmante.
Recensioni
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
scheda di Bongiovanni, B., L'Indice 1994, n.10
Intitolato nelle prime edizioni "Introduzione alla storia dei partiti politici", il volume di Pombeni, ampliato e aggiornato, esce nella sua terza edizione in una stagione che sembra aver modificato, e non solo in Italia, la percezione della cosiddetta "forma-partito", tanto che il partito in grado di affermarsi pare ora essere quello che, per la sua sostenibilissima leggerezza, si presenta in realtà come non-partito o come partito antipartitocratico. Questo fenomeno non è nuovo. È quindi estremamente utile una sintesi di gran respiro che ripercorra la stessa formazione della sfera politica nell'età contemporanea e che si impegni a imbrigliare una pluralità talvolta turbolenta di soggetti. Gli anni decisivi, dopo l'incubazione britannica del Settecento, sono quelli tra la francese legge Le Chapelier del 1791, mirante a preservare il puro nulla tra lo stato e il cittadino-individuo, e il First Reform Act inglese del 1832 sull'argomento del suffragio, che costringerà a prendere atto dell'ineludibile armatura politica che si disegna partiticamente sulle differenze in cui si articola la società civile. Nasce allora la rappresentanza politica contemporanea e Pombeni ci illustra la storia dei sistemi elettorali atti a utilizzare in modi diversi l'organizzazione partitica. Dopo un capitolo sullo stato dei partiti e sui partiti di stato, si arriva, nella seconda parte, a delineare il caso britannico (a partire appunto dal 1832), quello francese (a partire dalla Terza Repubblica, con cenni sul periodo 1789-1848), quello tedesco (a partire dall'età bismarckiana) e quello italiano (a partire dall'unità).
L'articolo è stato aggiunto al carrello
L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri
Siamo spiacenti si è verificato un errore imprevisto, la preghiamo di riprovare.
Verrai avvisato via email sulle novità di Nome Autore