Il partigiano Wolf. Un fedele amico della Resistenza

Libricino non banale, che tocca argomenti importanti del passato e troppo spesso dimenticati, riguardo a cosa abbiano passato i partigiani. Lo consiglio perchè lascia molti messaggi profondi ("ho combattuto anche perchè non ci fosseri più certi privilegi") e fa riflettere su quante cose dopo la Liberazione in fondo non siano cambiate così tanto, senza dimenticar però cosa sia stata la guerra. Esempio di umanità, mi ha riportato in mente le parole di Vittorio Arrigoni: Restiamo Umani. Consigliatissimo.

Gino, diciott'anni appena compiuti, ha le idee molto chiare: allo scoppiare della guerra civile decide di salire sulle montagne del Cuneese e di unirsi ai partigiani, con tutte le difficoltà che tale scelta comporta. Un giorno, al termine di un'azione contro una camionetta nemica, si imbatte in un bell'esemplare di pastore tedesco, cane addestrato dalle S.S. per dare la caccia ai partigiani, e proprio questo incontro avrà un esito inimmaginabile per il protagonista: infatti Wolf, questo è il nome inciso sulla sua medaglietta, si rivelerà ben presto per Gino il più leale compagno di lotta che un uomo possa mai sperare di incontrare e dimostrerà in numerose missioni la propria forza e il proprio coraggio, salvando il suo amico "a due zampe" da situazioni drammatiche. Una storia di amicizia e di fedeltà, commovente e quasi incredibile, ispirata ad un fatto realmente accaduto in un tempo ormai lontano, che ci ricorda la tragicità della guerra e l'importanza di riuscire ad affrontarla con un alleato fidato al proprio fianco, un amico destinato a diventare un eroe.