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Luciella Catena. Due atti napoletani e 'A paranza scicca, dramma in due atti - Ferdinando Russo - copertina
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Luciella Catena. Due atti napoletani e 'A paranza scicca, dramma in due atti - Ferdinando Russo - copertina

Descrizione


Amava farsi fotografare Ferdinando Russo, il fascinoso "poeta guappo", ritratto anche da un balcone del Circolo Politecnico di Napoli mentre guarda la multiforme vita cittadina. La rappresentazione della realtà e della lingua guardavano, per Russo, agli ambienti popolari e dei marginali e al napoletano "basso". Osservatore attento del dialetto nei teatri popolari, lo scrittore non ritrovava in quelle maschere antiche l'essenza dello «schietto napoletano». Russo riconosceva in ogni parlata dei quartieri urbani quello che chiama un "gergo", correlato ai gruppi sociali, agli ambienti e alle situazioni comunicative. Con queste convinzioni, Russo scriverà due testi teatrali dialettali, nel 1920 Luciella Catena e nel 1921 'A paranza scicca, mettendo in scena un mondo tangente alla camorra. I due testi teatrali, che qui si propongono al lettore in un'edizione commentata, sono interessanti per gli intarsi di elementi della precedente produzione russiana ma soprattutto per un'idea di scrittura teatrale rispondente alla dimensione di dialettalità che Russo ricercava come sua cifra stilistica e poetica.
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Dettagli

2021
1 aprile 2021
196 p., Brossura
9788876678721

Conosci l'autore

Ferdinando Russo

(Napoli 1866-1927) poeta italiano. Fu poeta in dialetto napoletano di robusta vena realistica, distinguendosi in ciò dal lirismo effuso e musicale della tradizione digiacomiana. Già la raccolta giovanile Gano ’e Maganza (1885) è caratterizzata da un agile gusto narrativo, che riesce a fondere elementi favolosi e popolareschi; ma esiti più alti raggiungono ’E scugnizze. Gente ’e malavita (1897), dolente quadro dei bassifondi della città, affollati da personaggi miserabili o violenti, e ’O Luciano d’ ’o Rre (1910), squarcio di storia meridionale rivissuto attraverso il racconto di un popolano fedele ai Borbone. Tra le altre opere si ricordano il poemetto ’N paraviso (1891) e le raccolte Sunettiata (1887), ’O cantastorie (1895), Canzoni, canzonette e bizzarrie (1898). R. fu anche autore drammatico...

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