Il paradiso dei diavoli

Storia bellissima e intrigante... con un finale poco chiaro che lascia spazio all'immaginazione!

"corruptio optimi pessima". É il motto latino intorno a cui ruota tutto il romanzo. Un romanzo che indica il percorso, purtroppo verosimile, di tanti ragazzi napoletani. Percorso però indicato con un tratto piacevole e mai pesante. Lettura consigliata!

Ho scoperto per caso questo romanzo, curiosando tra gli espositori di una libreria, nella mia Napoli. Franco Di Mare, che, personalmente, ammiro per la sua professionalità e costante umiltà, mi ha sorpreso ancora una volta. Questo suo libro è come una serenata, dedicata alla amata città di Napoli, alla cui bellezza divampante e ricca storia millenaria, si contrappngono illegalità e violenza, radicate nel dolore di un popolo vittima di profonde contraddizioni. Ed è proprio nel dualismo, che permea la figura del protagonista, che si rinvengono le contraddizioni di Napoli. La "corruptio optimi pessima" è il tema dominante, un inciso latino, ma di estrema attualità. C'è del buono in tutti, ma, purtroppo, le delusioni, i torti e i dolori a cui la vita, talvolta, espone l'essere umano è in grado di corrompere anche l'animo più puro, fino a trasformarlo in "pessimo", fino a trascinarlo ad un punto di non ritorno. Lo stile di Franco Di Mare è semplice, pulito e diretto. I personaggi sono ben caratterizzati ed è interessante come l'autore riesca a farne emergere la personalità, attraverso la descrizione del loro passato. Un libro incisivo ed emozionante, in cui l'estro giornalstico dell'autore si combina con un'innegabile capacità narrativa. Consigliatissimo.